Cantieri del sisma a Norcia sotto la lente dei carabinieri della locale Compagnia, guidata dal capitano Simone Alfano. Due, in particolare, gli interventi edilizi controllati, con altrettanti imprenditori denunciati per alcune violazioni riscontrate sui ponteggi, scongiurando così possibili infortuni sul lavoro.
I controlli sono scattati mercoledì mattina da parte dei carabinieri delle stazioni di Norcia e Cascia con il supporto specializzato dei carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Perugia e del personale dell’Ispettorato del Lavoro. Al centro la verifica dell’adempimento delle misure in materia di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro e della regolarità dei rapporti di lavoro.
Due, come detto, i cantieri controllati, entrambi a Norcia.
Nel primo cantiere, relativo ad un intervento di riparazione danni di un edificio residenziale, i carabinieri hanno denunciato il titolare della ditta individuale, un trentaduenne del posto, in quanto presunto responsabile delle violazioni previste dal D. Lgs. 81/2008. In particolare, all’atto dell’accesso ispettivo in cantiere ha emesso di fornire il “Piano di montaggio, uso e smontaggio” del ponteggio in uso al cantiere per lo svolgimento dei lavori in quota (Art. 134 co. 1).
Nel secondo cantiere, relativo alla demolizione e ricostruzione di un annesso agricolo, i carabinieri hanno denunciato un sessantatreenne perugino in qualità di legale rappresentante di una ditta edile umbra, ritenuto presunto responsabile della violazione del D. Lgs. 81/2008. In particolare, il piano di calpestio del ponteggio in uso al cantiere per i lavori in quota presentava in vari punti un distacco dalla muratura superiore ai venti centimetri (Art. 138 co. 2).
Nell’ambito dei medesimi controlli sono state comminate ammende per complessivi 1228,50 euro e 5 sanzioni amministrative per un importo complessivo di 507,00 euro, tre di queste ultime per la mancanza di tessere di cantiere e due per la mancata comunicazione all’Inail del collaboratore familiare.
Le attività condotte, frutto della sinergia dell’organizzazione territoriale dell’Arma e dei Reparti Specializzati, hanno consentito così di evidenziare condotte pericolose che minano la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro. I datori di lavoro avranno trenta giorni di tempo per regolarizzare le criticità riscontrate così da rimettere in sicurezza i cantieri.
(foto di repertorio)