Assisi

Cannara, problemi con i servizi medici e ambulatori

“La Nostra Cannara confidava nella “capacità”di questa Amministrazione di promuovere le dovute sollecitazioni sugli organi competenti per affrontare nei tempi giusti il tema che solo oggi è esploso inevitabilmente sui social in tutta la sua gravità. Anzitutto va rimessa in ordine la priorità dei problemi.

Il tema vero è la prestazione del servizio dei medici di base a Cannara, la frequenza e le ore settimanali di servizio assicurato, almeno pari a quello fino ad oggi garantito dai medici locali, questo è quanto l’Amministrazione doveva sollecitare ed assicurare ai suoi concittadini. Un problema connesso è quello degli spazi per la prestazione del servizio.

La preoccupazione dei cittadini è aumentata di giorno in giorno, perché non ne possono più di risposte sempre diverse e superficiali. Il Sindaco doveva preoccuparsi da subito degli spazi e della loro adeguatezza, adoperandosi perché venissero utilizzati da subito, tutti i locali di cui gli Irre dispongono, per ovviare all’affollamento che si è verificato nei mesi scorsi, mettendo gli utenti in condizioni di grande disagio. Se è vero quel che si sente dire, e cioè che il Sindaco sta proponendo sedi diverse da quella degli Irre per la sede degli ambulatori (scuole, locali ex sede Conad), deve spiegare ai cannaresi a che gioco sta giocando.

Sa il nostro Sindaco che gli affitti pagati agli Irre dalla Asl rappresentano un’entrata irrinunciabile per l’Ente senza la quale l’Istituzione dovrà affrontare nuove difficoltà, con una ricaduta pregiudizievole anche sulla gestione della scuola dell’infanzia? Perché il sindaco non coinvolge il cda degli Irre e la sua Presidente nei progetti programmatici che a quanto pare porta avanti in maniera solitaria.

Alla luce di queste osservazioni, ci dica il Sindaco se veramente ha a cuore le necessità e i problemi dei cittadini, se intende risolvere il problema nel modo più efficiente ed efficace con meno costi possibili per la collettività, o vuole ancora prender tempo e gettare fumo negli occhi. I fatti stanno dimostrando che la sorte degli Irre è un tema che ha rappresentato solo una ghiotta opportunità da usare in campagna elettorale, si auspica  che il problema dei servizi alla salute dei cittadini non sia trattato allo stesso modo, non diventi occasione di proclami e di fumose promesse”.