Assisi

Cannara, l’ira di Fabrizio Gareggia contro Stefania Proietti: “Sulla Tacconi Assisi fa la festa e se la gode”

L’annunciata (dal Comune di Assisi) delocalizzazione della Tacconi a Cannara non va giù al sindaco della città della cipolla, Fabrizio Gareggia. A Cannara la Tacconi ha acquisito, nel 2016 e sta realizzando un’opera di bonifica ambientale, l’area ex Ferro che al momento ospita Silam (trattamenti e finiture superficiali metalli) e che, nelle intenzioni dell’epoca, avrebbe dovuto accogliere altri “progetti che fanno sviluppo”.

Ma finora non si è mai parlato di uno spostamento delle Fonderie. L’ipotesi di un trasferimento, seppure con tutti i caveat imposti dalla fattibilità economica e temporale, è stata annunciata dall’amministratore delegato Pietro Tacconi al termine del tavolo istituzionale convocato ieri dal Comune di Assisi. Proprio Palazzo dei Priori (assisano) ha mandato una nota per ufficializzare le conclusioni del tavolo e l’ipotetico trasferimento, dimenticandosi però che a quel tavolo il Comune di Cannara non era stato invitato. Stando a quanto sostiene il sindaco cannarese, da Assisi non sarebbe partita neanche una telefonata di cortesia. 

E dunque l’annunciata/ipotetica delocalizzazione a Cannara senza neanche un avvertimento ha fatto infuriare Gareggia, che si dice (con un’iperbole tra il serio e l’arrabbiato-esagerato) “pronto a prendere la ruspa e a spaccare la strada perché il mio compito è proteggere i cittadini di Cannara e la loro salute”.

Quella di Assisi – aggiunge poi in una nota ufficiale – è una gravissima scortesia istituzionale e una mancanza di rispetto per i cittadini di Cannara. Mi fa piacere che facciano la festa e se la godano, ma non mi risulta che il Comune di Assisi possa decidere su questioni che riguardano il Comune di Cannara. È la prima volta che sento questa ipotesi e trovo il tutto una gravissima scortesia istituzionale.  Ho già chiesto all’azienda una conferma ufficiale in merito ai contenuti del comunicato stampa diffuso dal Comune di Assisi e mi riservo ogni iniziativa al riguardo – conclude Gareggia – anche perché non si è mai parlato di delocalizzare gli impianti esistenti”.