Il Consiglio ha approvato con 11 voti a favore, 5 contrari (Varasano, Marcacci, Numerini, Cenci e Pittola) e 2 astenuti (Leonardi e Cagnoli) l’odg di Pietrelli relativo al riconoscimento degli effetti benefici dei cannabinoidi per la terapia del dolore.
Con l’odg si invita l’amministrazione comunale a farsi promotrice verso la regione della revisione della legge regionale, chiedendo il riferimento esplicito alla cura del dolore cronico così come posto dal DDL 2947 del 19/10/2017. A farsi, quindi, promotrice anche presso l’Ordine de medici per sostenere la campagna conoscitiva su tutto il territorio comunale delle reali possibilità di cura con la cannabis, sul suo uso, sugli effetti farmacologici, sulle leggi vigenti, sulle proposte, al fine di educare e informare i cittadini.
Infine, a promuovere la costituzione del primo “Cannabis Social Club” in Umbria dedicato alla campagna di informazione e formazione sull’utilizzo della cannabis terapeutica e all’aggregazione di tutta una rete di cittadini, professionisti e cittadini pazienti che siano, in primis, di sostegno a chi soffre e offra informazione corretta abbattendo contestualmente i pregiudizi.
La Regione Umbria con la L. R. n. 7 del 17 aprile 2014 “Disposizioni per la somministrazione ad uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi” – si legge nell’atto – ha, infatti, dettato disposizioni in relazione all’utilizzo di farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche e ha stabilito che l’erogazione di farmaci cannabinoidi per finalità terapeutiche può avvenire sia in ambito ospedaliero, o in strutture ad esso assimilabili, che in ambito domiciliare.
La Camera dei Deputati ha recentemente approvato un disegno di legge sulla coltivazione e l’uso medico della cannabis (DDL 2947 del 19/10/2017) che fissa i criteri uniformi per l’utilizzo della cannabis terapeutica sul territorio nazionale. Il compito di monitorare le prescrizioni spetta a Regioni e province autonome. Queste dovranno fornire all’Istituto superiore di sanità un report annuale con i dati aggregati per patologia, età e sesso dei pazienti sotto terapia di cannabis. Inoltre dovranno comunicare all’Organismo statale per la cannabis il fabbisogno necessario per l’anno successivo.
La coltivazione, preparazione e distribuzione alle farmacie, sarà a carico dello Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze. Può essere autorizzata l’importazione e la coltivazione presso altri enti, ma solo se necessario.
Secondo quanto riportato nell’atto, nell’arco temporale che va dal 2016 al primo semestre del 2017, sono stati curati con Cannabis 37 pazienti di cui solo 27 per terapia del dolore.
Il DDL 2947 del 19/10/2017 approvato alla camera prevede l’utilizzo della Cannabis a scopo terapeutico per il controllo e la terapia del dolore facendo riferimento preciso (art.3 comma 1) alla legge 15 marzo 2010, n. 38 la quale ha la finalità di tutelare “il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative e alla terapia del dolore” (art. 1, comma 1). Tale riferimento permette il superamento del concetto di utilizzo della cannabis esclusivo al trattamento del dolore derivante da malattie oncologiche negli stadi più avanzati e ne consente la prescrizione e la somministrazione a pazienti affetti da dolore conseguente a malattie ad andamento cronico (ad es. reumatiche, ossee, metaboliche, da disabilità).