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Cani addestrati a sbranare cinghiali, inchiesta in Umbria / Video choc

Incitavano i cani ad attaccare la preda sfinita e sanguinante che veniva bloccata e sorretta, per le zampe posteriori, da uno degli addestratori, mentre i cani proseguivano gli attacchi, serrando le possenti mascelle sul cinghiale. C’è anche l’Umbria tra le regioni dove risiede almeno uno dei sette tra allevatori e proprietari di cani di razza Dogo indagati  per maltrattamento di animali.  Dopo sei mesi di indagini (secondo quando riportato da il Resto del Carlino) è stato accertato che all’interno di un’azienda agricola in provincia di Pesaro Urbino i cani venivano letteralmente lanciati addosso ai cinghiali come addestramento. L’operazione è scattata all’interno di una azienda agricola in provincia di Pesaro e si è poi estesa a tutta Italia.

I cani venivano addestrati al combattimento contro i cinghiali. Durante il bitz, sono stati sequestrati cellulari, computer e videocamere, i denunciati rischiano fino a 3 anni di carcere e 160000 euro di multa per maltrattamento e uccisione di animali.

Nel video diffuso dalle forze dell’ordine si vedono le cruente scene di combattimento che gli allevatori e addestratori registravano con telecamere e cellulari. Si vedono ungulati dilaniati a morsi da cani e poi le ferite che gli stessi animali riportano a seguito della lotta.

GUARDA IL VIDEO (ATTENZIONE immagini non adatte ad un pubblico sensibile)

La Procura della Repubblica di Urbino ha diretto le indagini condotte dal personale del Corpo forestale dello Stato dei Nuclei investigativi di Polizia ambientale e forestale di Pesaro Urbino, Perugia, Milano, Lecco, Pavia e dagli uomini del Nucleo Investigativo per i Reati in Danno agli animali (Nirda) di Roma.