Città di Castello

”Se il cane non smette di abbaiare arriva la polpetta”, anonimo minaccia due tifernati

Tutti, almeno una volta nella vita, sono stati infastiditi dall’abbaiare insistente di un cane e, talvolta, c’è chi è uscito letteralmente dai gangheri. A Città di Castello, in questi giorni, si è arrivati, anzi “tornati”, addirittura alle lettere minatorie. E’ successo ad una coppia di tifernati, che nella propria cassetta della posta ha trovato un grave messaggio da parte di un anonimo e, a quanto pare, esasperato vicino che non sopporterebbe più i rumori e i suoni prodotti dall’animale.

Ci siamo stufati co’ ‘sto cane – si legge nella missiva (priva di punteggiatura) – non si può sentire più giorno e notte rimbomba quindi o lo tenete dentro sennò arriva qualche polpetta e mi dispiace”. Il messaggio, con un chiaro intento intimidatorio, ha spinto i due padroni a denunciare il fatto.

A dispetto del “datato” mezzo di comunicazione (una lettera cartacea che fa pensare anche ad un autore non troppo giovane), un’amica dei due ha pensato bene di pubblicare la foto del testo sui social network. Inevitabile l’indignazione del popolo del web.

Bocconi killer erano già stati trovati, di recente, al rione Prato e lungo il percorso verde del Tevere, tanto da indurre l’Amministrazione mettere cartelli di pericolo e organizzare perfino un “Mob dog”. Anche il consigliere comunale Sassolini si è spesso attivato per affrontare e limitare questa triste tendenza.