Il cane è stato salvato a Perugia, si indaga per individuare il responsabile: rischia fino a 2 anni di carcere e 30mila euro di multa
C’erano 3 esche con veleno lumachicida in un campo di Marsciano bonificato dal Nucleo cinofilo antiveleno dei carabinieri della forestale di Rieti. I controlli sono stati effettuati dopo che nei giorni scorsi al Nucleo Carabinieri Forestali di Marsciano è stato segnalato l’avvelenamento di un cane, avvenuto durante una passeggiata in un terreno agricolo nella zona di San Biagio della Valle.
La proprietaria, ai primi sintomi di avvelenamento, ha prontamente trasportato il proprio animale all’Ospedale Veterinario Universitario Didattico dell’Università degli Studi di Perugia.
Il cane è stato salvato dopo essere sottoposto a lavanda gastrica e, dalle analisi del contenuto gastrico eseguite presso l’Istituto Zooprofilattico di Perugia, è stata accertata presenza di una sostanza velenosa, la metaldeide (lumachicida).
La zona è stata quindi bonificata dai forestali reatini, che hanno rinvenuto altri due bocconi all’interno dei quali è stata accertata la presenza dello stesso veleno.
Il comune di Marsciano ha collocato dei cartelli di avviso nella zona di ritrovamento per evitare ulteriori rischi sia per gli animali domestici e selvatici sia per le persone, in particolare bambini. Nel frattempo sono in corso le indagini per risalire al responsabile da parte dei Carabinieri Forestali, che ricordano come uccidere o far soffrire con crudeltà un animale con esche o bocconi avvelenati, oltre ad essere un atto orribile, è un reato punito con la reclusione fino a 2 anni e multa fino a 30.000 euro.