Foligno

Candidato sindaco, il PD stringe sul nome del notaio Luigi Napolitano ma restano veti incrociati

Potrebbe essere il notaio sessantaduenne Luigi Napolitano, il candidato sindaco del ‘centrosinistra’.

O meglio, quantomeno il candidato sindaco gradito agli ambienti del Patto per Foligno, e che anche il Partito Democratico – più o meno caldamente – sarebbe pronto a sostenere.

Il cerchio in queste ore si sta stringendo intorno alla sua figura, anche se al diretto interessato non è stato ancora ufficialmente comunicato nulla.

Anche altre formazioni che orbitano nel centrosinistra non sarebbero disposte – almeno per ora – a mettersi pancia a terra al suo fianco, se non altro al primo turno.

Dalle parti di “Foligno in Comune” fanno sapere che Napolitano non sarebbe la figura adatta, che non corrisponde ai requisiti da loro individuati e che non si avvicina all’identikit del leader di coalzione che hanno in mente.

Un nome che – nulla di personale ovviamente – non accenderebbe particolari entusiasmi neanche negli ambienti della formazione Foligno 2030 che – non è un mistero – preferibbe una figura magari politica e magari più giovane.

Un ritratto, che ricalca sostanzialmente Joseph Flagiello…che anche a Foligno in Comune non dispiacerebbe affatto…

Ma intanto il notaio Luigi Napolitano avrebbe sostanzialmente calmato le acque agitate in casa piddina, tagliando fuori gli amministratori uscenti e in cerca di riconferme.

Il cerchio si stringe quindi, ma la rosa nei giorni scorsi era ben più ampia e contava almeno una decina di petali, tra questi: gli assessori Graziano Angeli; Giovanni Patriarchi ed Elia Sigismondi con le ‘quote rosa’ Franquillo e Barbetti; tra i petali anche l’ex vicesindaco Maria Frigeri, lo stesso Joseph Flagiello, il manager Alessio Miliani, l’ex assessore Mario Margasini e l’avvocato Paola Morlupo, che però avrebbe perso quotazioni nelle ultime ore.

Come andrà a finire? Difficile dirlo, anche in caso di una partenza separata, il fronte anti Zuccarini potrebbe ricompattarsi al secondo turno di ballottaggio, e sarebbe tutta un’altra partita.

Intanto si temporeggia, e non è escluso che possa spuntare un asso nella manica che mandi all’aria tutte le altre carte…