Sono oltre 20 i campus estivi che verranno attivati nel territorio comunale di Spoleto. Tutti, almeno per ora, saranno però destinati ai bambini sopra i 3 anni. Ma solo nelle prossime ore si avrà un quadro definitivo della situazione, visto che l’ordinanza della Regione Umbria in merito è stata firmata soltanto venerdì pomeriggio.
La novità di quest’anno è che, in questa fase di ripartenza post chiusure da Covid-19, il Comune di Spoleto scende in campo in prima persona. Organizzando centri estivi gratuiti che saranno gestiti dalla cooperativa Il Cerchio. Ogni settimana saranno coinvolti 38 bambini, dai 3 agli 11 anni. Si cercherà di conciliare quanto suggerito dalle linee guida nazionali, cioè la continuità del servizio ed il rapporto gruppo – operatori, con la possibilità di far partecipare più bambini possibili.
Il progetto si chiama “Arlecchino green summer camp” ed è promosso grazie ai fondi di Agenda Urbana (85mila euro) più 35mila euro del bilancio comunale. Si svolgerà dal 15 giugno al 4 settembre.
Il progetto, presentato venerdì mattina dal vicesindaco Beatrice Montioni, dalla dirigente al sociale Dina Bugiantelli e dalle referenti della cooperativa Il Cerchio, è dislocato su 3 sedi. Coinvolgendo 3 scuole, privilegiando soprattutto gli spazi esterni, ma non solo. L’orario è dalle 8 alle 13, con ingressi scaglionati.
Alla scuola dell’infanzia Villa Redenta saranno accolti fino a 10 bambini, dai 3 ai 5 anni. Alla scuola primaria Le Corone, così come alla primaria Arcobaleno di Baiano, gli utenti saranno al massimo 14 per ciascun plesso, dai 6 agli 11 anni in entrambi i casi.
I bambini più piccoli saranno divisi in 2 gruppi da 5 bambini (con 1 operatore ciascuno), quelli più grandi da 7. In ciascun gruppo saranno riservati almeno 2 posti a bambini con situazioni disagiate. Non si tratterà però soltanto di utenti magari servizi già dai servizi sociali ma di chi appartiene a famiglie che, per via dell’emergenza da Covid-19, si trova in situazioni particolarmente meritevoli (esempio genitori entrambi lavoratori con difficoltà nella gestione dei figli).
“Alle situazioni di fragilità classiche – ha spiegato l’assessore Montioni – si sommano le nuove ‘fragilità’ delle famiglie che non possono organizzarsi in altri modi come avrebbero magari fatto in passato. Situazioni che possono essere segnalate dagli stessi genitori al momento di presentare domanda”.
Al di là dei posti “riservati”, le domande verranno accolte in base all’ordine di arrivo. Da lunedì 8 giugno si potrà quindi telefonare alla cooperativa Il Cerchio ai numeri 3397390815 o 0743221300. Si dovrà compilare la documentazione necessaria e la dichiarazione di corresponsabilità e solo una volta inviata si entrerà a far parte della graduatoria.
Qualora ce ne fosse bisogno, comunque, il Comune è pronto a mettere in campo altri fondi per aumentare i gruppi in ciascun plesso.
Nei prossimi giorni, invece, si farà il punto sugli altri campus estivi che saranno proposti. Tra questi ce ne saranno alcuni anche gratuiti. L’elenco completo dell’offerta sarà poi pubblicato sul sito internet del Comune di Spoleto.
“Abbiamo ricevuto oltre 20 manifestazioni di interesse per i campus privati – ha spiegato il vicesindaco – e voglio ringraziare chi si è messo in gioco. Quest’anno è infatti complicato svolgere il servizio, basti pensare che oltre al numero di operatori maggiore devono essere previsti degli accompagnatori per portare i bambini al bagno e sanificarli ogni volta”. Rispetto agli anni passati, comunque, le proposte saranno di più, anche se necessariamente verranno ospitati meno bambini per ciascun campus viste le normative stringenti.
I singoli progetti dei centri estivi dovranno essere approvati non solo dal Comune ma anche dall’Usl Umbria 2, con tanto di planimetrie di come saranno utilizzati gli spazi.
La conferenza stampa di venerdì mattina è stata anche l’occasione per tornare a parlare dell’ordinanza del sindaco Umberto de Augustinis che chiude le aree gioco comunali, 26 in tutto.
“La speranza è di iniziare a riaprirne alcune già prima di metà giugno” ha detto il vicesindaco Montioni. Che ha spiegato come gli assessori competenti (alla protezione civile ed all’ambiente) hanno già effettuato alcuni incontri per individuare volontari disponibili a vigilare sui parchi giochi e sul rispetto delle normative. In particolare si pensa al coinvolgimento dell’Auser ma anche di alcune associazioni di protezione civile. Rimane però da verificare la disponibilità dei singoli volontari.