Campo conteso tra la Società Rugby Perugia e l’Associazione Rugby Junior, Federazione Italiana Rugby Umbria e Coni regionale placcano l’assessore comunale Clara Pastorelli, che in Commissione ha chiamato in causa presunte responsabilità delle due istituzioni sportive, dicendosi pronta a chiamare in causa Coni e FIR nazionali.
Più diplomatico il presidente del Comi umbro, Domenico Ignozza, che parla di “stupore e disappunto” di fronte alle dichiarazioni dell’assessore.
“Il Coni regionale Umbria – scrive Ignozza nella lettera indirizzata all’assessore Pastorelli e per conoscenza al sindaco Romizi e alle due società di rugby – non è stato interessato della questione. Neanche oggi è stato inviato, e credo sia buona prassi non intervenire se non si è a conoscenza delle reali situazioni, anche iniziali, che ribadisco con forza sono state gestite solo ed esclusivamente dal Comune di Perugia senza chiedere nessun contributo di idee a chicchessia”.
Ignozza chiude la lettera dicendosi disponibile ad individuare, unitamente alle parti interessate, “le soluzioni più idonee ad assicurare lo svolgimento delle rispettive attività sportive in totale serenità e nel solo interesse degli atleti”.
Durissime invece le parole del presidente della FIR Umbria, Egiziano Polenzani, che in una lettera indirizzata agli stessi soggetti bolla le considerazioni di Pastorelli come “improvvide, superficiali, sprovvedute e fuorvianti”.
“Da anni questo Comitato regionale – ricorda – si è fatto promotore, anche al di là delle proprie competenze, di incontri, riunioni, proposte, progetti, atti a sanare il conflitto fra le due società perugine, senza mai riuscire a favorire una soluzione positiva al conflitto che nel tempo si è vieppiù incancrenito fino a perseguire a più riprese la via giudiziaria. A memoria, in via esplicativa e non esaustiva, rammentiamo un incontro, insieme al presidente del CONI Ignozza, con l’allora assessore ed ora senatore Prisco ed il suo capo sezione, presso la sede del cantiere comunale in Pian di Massiano, nel quale sembrava si fosse raggiunta una quadra, poi disattesa per il mancato successivo incontro tra i Club evidentemente non interessati ad una soluzione”.
“Ora l’assessore Pastorelli – prosegue Polenzani – ci chiama in causa, insieme al Presidente del CONI, su fatti, atti ed azioni che sono ed erano di sua esclusiva competenza, gestiti nel tempo con superficialità, incapacità e approssimazione, da dilettanti allo sbaraglio”.
“Non è certo nostro compito istituzionale dirimere conflitti fra privati – chiarisce – perché trattasi di soggetti privati, ancorché affiliati a Federazione sportiva e per conseguenza al CONI.
Sarebbe stato invece compito della Amm.ne comunale prevedere e prevenire tale conflitto fra
competitor privati in concorrenza fra di loro, essendone ampiamente a conoscenza per attività
pregresse, reperire risorse e professionalità tali da gestire direttamente l’impianto onde garantirne
l’utilizzo e tutelare tutti gli utenti interessati”.
Polenzani invita ad attenersi al bando. Ma “se il bando è stato mal concepito, raffazzonato, approssimativo, che non garantisce chi doveva garantire – conclude – colpa degli sprovveduti che lo hanno redatto e pubblicato e non si scarichi su altri soggetti, che nel merito non hanno né funzione né ruolo, la propria incapacità e sprovvedutezza”.