Dopo quelli del 2009, sono ancora l'altoatesino Alex Ploner e la nazionale azzurra a conquistare i titoli mondiali di volo in deltaplano, superando 146 piloti provenienti da 35 nazioni. A Christian Ciech, trentino trapiantato a Mornago (Varese), va la medaglia d'argento, davanti allo sloveno Primož Gričar ed al giapponese Koji Daimon. Elio Cataldi di Vittorio Veneto (Treviso) conclude con un eccellente quinto posto. Del team azzurro facevano parte anche Davide Guiducci di Villa Minozzo (Reggio Emilia), Filippo Oppici di Parma, Karl Reichegger di Falzes (Bolzano), Suan Selenati di Arta Terme (Udine), Vanni Accattoli di Recanati (Macerata), gli accompagnatori Andrea Bozzato di Verbania e Alba Tombollato di Padova, guidati dal CT Flavio Tebaldi di Venegono Inferiore (Varese).
Seguono l'Italia nella classifica a squadre Francia, Austria, Giappone e Gran Bretagna. Ai vertici del mondo c'è anche la Icaro 2000, prima ditta di costruzione di deltaplani in Europa, compresi quelli di Ciech e Ploner. I deltaplani costruiti vicino Varese vantano una decina di titoli tra mondiali e continentali e 9000 sono gli esemplari messi in cielo nel 2010.
I campionati hanno vissuto due settimane difficili a causa del forte vento e delle perturbazioni, condizioni pericolose per la sicurezza dei piloti. Gli organizzatori, uno staff di 32 persone, hanno cancellato o sospeso tutte le task, escluso due, rispettivamente di 118 e 111 chilometri.
Dal decollo sul Monte Cucco i piloti hanno sorvolato parte dell'Umbria e dei suoi borghi medievali, località ancora più affascinanti se viste dall'alto durante il volo silenzioso di un deltaplano. Atterraggio a Sigillo in località Villa Scirca.
Questa vittoria conferma che in poche discipline sportive l'Italia ha vinto tanto quanto nel volo libero, cioè quello senza motore, soprattutto in deltaplano oltre che in parapendio.