Si sono appena conclusi i campionati del mondo della pesca sportiva alla trota che per la prima volta si sono svolti lungo le sponde del Fiume Nera, nei comuni di Cerreto di Spoleto, Santa Anatolia di Narco e Scheggino e che ha portato in Valnerina per il secondo anno, dopo l'esperienza del 2008 con l'Umbria Fly Fishing Festival, esperienze di pesca sportiva attente alle risorse ambientali e naturalistiche.
“Due anni or sono gli osservatori federali del CONI e FIPSAS – dichiara Guglielmo Todini responsabile per Legambiente Umbria delle Zone a Regolamento Specifico di pesca dei fiumi Nera e Corno – sono rimasti molto colpiti dagli ambienti acquatici del Nera, non solo perchè erano presenti tutti i requisiti necessari per lo svolgimento dei campionati del mondo della pesca alla trota torrente, ma soprattutto per la qualità ambientale, la bellezza del paesaggio e della natura. E se oggi il fiume Nera è considerato tra le mete più ambite dai pescatori con le esche artificiali di tutta Italia e dall’estero, tanto da includervi un campionato del mondo, in larga parte si deve ai 17 anni di gestione sostenibile frutto della collaborazione tra la Provincia di Perugia e Legambiente Umbria. Una gestione a basso impatto ambientale, che salvaguarda gli ecosistemi, produce ricchezza per il territorio con posti di lavoro e indotto turistico e che grazie al contributo dei pescatori, è in grado di autofinanziarsi e quindi di non pesare sulle casse della pubblica amministrazione. Ed in questo momento di crisi economica tutti questi elementi assumomo ancora più valore “.
“Questi campionati sono stati la dimostrazione – dichiara Alessandra Paciotto presidente di Legambiente Umbria – che se lo sport viene praticato rispettando gli ecosistemi ambientali e naturali, diventa una grande risorsa per territori come quello della Valnerina, perchè non danneggia il patrimonio naturale e assume un ruolo strategico per la promozione e lo sviluppo sostenibile del territorio”.
Infatti per lo svolgimento dei campionati, la Regione Umbria e la Provincia di Perugia hanno predisposto una serie di prescrizioni, come la Valutazione di Incidenza essendo il fiume Nera un Sito di interesse Comunitario, la chiusura della pesca per circa 15 giorni prima della manifestazione, la raccolta dei rifiuti. A queste si è aggiunto il rigido regolamento federale di pesca che obbliga i pescatori a non entrare in acqua e di non uccidere il pesce catturato.
“Ancora molto dove essere fatto per garantire minor impatto sugli ambienti naturali, soprattutto su quelli protetti – continua la Paciotto – cominciando dal rispetto delle norme e dei protocolli. E' necessario quindi individuare linee guida capaci di indicare le modalità più adatte a garantire una corretta fruizione nel pieno rispetto del patrimonio naturale. La Regione ci ha dato rassicurazioni in questo senso e già ci siamo resi disponibili a dare il nostro contributo di idee e proposte”.