Cronaca

Camper sul Pian Grande, allontanati nella notte turisti e castellucciani

No al campeggio sul Pian Grande di Castelluccio, come indica la normativa vigente, anche se cartelli non ve ne sono. Quello che un tempo era al centro di polemiche e multe, continua ad esserlo tuttora, dopo il terremoto. E non importa se a sostare e pernottare sul tetto dei monti Sibillini siano anche castellucciani sfollati.

Mentre il dibattito e le polemiche in questi giorni stanno riguardando il villaggio commerciale a forma di deltaplano, che sorgerà proprio nell’area in cui venivano ospitati i camper, alle porte di Castelluccio, esplode un nuovo caso. Nella tarda serata di ieri, infatti, una pattuglia di Carabinieri Forestali hanno fatto sgomberare il parcheggio davanti al maneggio, che ospitava dei camper, auto e roulotte.

All’interno c’erano una decina di turisti (tedeschi, olandesi e italiani), ma anche fotografi, giornalisti e perfino castellucciani che dopo il terremoto non hanno più una casa. Tutti stavano campeggiando e sono stati svegliati e fatti andare via da Castelluccio, nonostante la strada provinciale 477 – l’unica via d’accesso a Castelluccio – sia aperta soltanto dalle 6 alle 22. Rischiando addirittura che potesse essere loro fatta una multa per aver percorso la strada durante la sua chiusura. Nessun cartello, se non la semplice “P” che indica un parcheggio libero, però, era presente sul posto, con i turisti stranieri che hanno faticato molto a capire il divieto. A raccontare l’accaduto è stata la pagina Facebook Genziana Project, blog di due giovani (Alessio e Francesco) che da mesi raccontano storie di terremoto e terremotati a diretto contatto con la gente del centro Italia.

“Si invoca il turismo come motore della rinascita di Castelluccio – ha scritto su Facebook Genziana Project poco dopo le 23 di ieri sera  – ma si sfrattano camperisti e automobilisti dall’area di sosta. Senza che nessun cartello o avviso siano disponibili e consultabili. La nuova scena da teatro dell’assurdo si è consumata poco dopo le 22 di questa sera. Quando una pattuglia di carabinieri forestali ha intimato, pena una multa salata di cento euro, ai sei camperisti presenti di lasciare l’area di sosta segnalata all’imbocco del Pian Grande. Il loro peccato? Essersi fermati e aver spento i motori dove il classico cartello blu con la “P” bianca al suo interno, indica che è possibile farlo. Lo impedirebbero, stando a quanto dichiarato dai due solerti funzionari delle forze dell’ordine, le regole del Parco dei Monti Sibillini. Ma nessun segnale indica questa restrizione. E a nulla sono valse le proteste dei malcapitati turisti di passaggio. Risultato: famiglie con bambini costrette a partire in fretta e furia, nonostante la chiusura notturna della sp 477, dopo aver dovuto raccogliere le loro cose al buio. In pratica un nuovo duro colpo ad ogni velleità di rinascita turistica di Castelluccio. E, avendo assistito nostro malgrado alla scena, ci scommettiamo. Difficilmente queste persone cacciate come delinquenti torneranno a queste latitudini. Il turismo è servito”.

Il divieto – non scritto in nessun cartello nella zona – in realtà da numerosi anni provoca polemiche e multe. Vero è che i camperisti solitamente si informano su dove possono o non possono sostare o pernottare. E il Pian Grande di Castelluccio non è un’area come un’altra, ma una zona sottoposta a tutela speciale, inserita nel Parco nazionale dei monti Sibillini. Con il terremoto che non ha, da questo punto di vista, sospeso nessuna legge o ordinanza vigente. Quali sono le norme che vietano quindi di poter dormire con un camper a Castelluccio? In primis la legge regionale 18 del 2006 (che parla di aree attrezzate e di sosta consentita fino a 48 ore) ed un’apposita disposizione dell’Ente Parco dei Sibillini. E, stando così le cose, le forze dell’ordine non hanno fatto altro che il proprio lavoro: far rispettare la legge. Certo, la situazione è un po’ diversa rispetto ad un anno fa, prima del devastante sciame sismico, ma se autorizzazioni speciali del Parco sono arrivate per il discusso “villaggio” commerciale, così come per altre opere, comunque non ce ne sono per la sosta sul Pian Grande, sito di bellezza suprema che va tutelato con grande attenzione.

Proprio per questo, se la sosta libera di autocaravan e roulotte è consentita fino a 48 ore consecutive in varie zone del Parco, non lo è però in tutte, come appunto l’area dei Piani di Castelluccio. Lo spiega bene in un’apposita sezione ben visibile del suo sito internet proprio l’ente Parco dei Sibillini: “Ai sensi dell’art. 1 comma 3 bis del provvedimento del Parco “Prime misure di conservazione dei siti natura 2000 e delle aree di particolare interesse paesistico-ambientale e turistico-ricreativo”, il campeggio itinerante è consentito, fatte salve alcune aree di seguito indicate, con soste nella medesima area non superiori alle quarantotto ore consecutive, nel pieno rispetto della normativa vigente, con particolare riferimento alle leggi regionali (L. Reg. Marche n. 9 dell’11.07.2006 e L. Reg. Umbria n. 18 del 27.12.2006), alle disposizioni degli enti locali territoriali, nonchè previo consenso dei proprietari del terreno. Si specifica inoltre che, come stabilito all’art. 1 comma 3 bis del sopra citato provvedimento del Parco, all’interno dei siti SIC e ZPS il campeggio itinerante è consentito solo per finalità didattico-educative (come ad esempio: gruppi scout, campi di associazioni ambientaliste). Fatte salve eventuali ulteriori disposizioni del Parco, il campeggio itinerante è comunque vietato nella zona A del Piano del Parco oltre che nell’area della Valle di Pilato e nell’area dei Piani di Castelluccio, così come dettagliatamente riportato nel richiamato provvedimento”.

Per cercare di regolamentare del tutto l’annosa questione della viabilità e della sosta sul Pian Grande e dintorni, dopo anni di lavoro il Comune di Norcia aveva approvato a giugno 2016 il Pams, piano di azione per la mobilità sostenibile. “La sua approvazione in Consiglio Comunale (lo scorso 20 giugno) – aveva ricordato un anno fa il sindaco Nicola Alemanno – assume una portata storica per questo territorio, dal momento che da moltissimi anni Parco, Regione, Ministero dell’Ambiente e soprattutto la Comunità Europea, chiedevano che il Comune di Norcia si facesse carico di una pianificazione strategica per governare i picchi di massimo afflusso in un Sito di Interesse Comunitario (SIC) – Zona a Protezione Speciale (ZPS) come quella dell’Area dei Piani di Castelluccio. Il PAMS mette fine a decine di anni di discussioni ed individua le misure attraverso le quali giungere, nel medio e lungo termine, a governare ogni aspetto dell’accesso a questa delicatissima porzione del territorio comunale, vero cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini”. Per l’entrata in vigore, però, mancavano degli step finali ed il terremoto ha costretto  rivedere le priorità. E così ora, anche quest’anno, nonostante ci siano ben altri problemi da affrontare, il tema dei parcheggi a Castelluccio torna immancabilmente a far discutere.