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Campello sul Clitunno celebra il Giorno dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze Armate

Questa mattina (4 novembre), il Sindaco Paolo Pacifici insieme al Maresciallo dei Carabinieri Sergio Olivieri, il Comandante della Polizia Municipale Massimo Brauzzi e, l’Agente della Polizia Municipale Mauro Masciotti hanno preso parte alla cerimonia di celebrazione della giornata dedicata all’Unità Nazionale e alle Forze Armate che si è svolta in Piazza Ranieri alla presenza degli alunni della Scuola Media Francolini e della Scuola Primaria Aldo Moro.

La cerimonia si è aperta con un momento della commemorazione ai caduti militari e civili di tutte le guerre, sulle note dell’inno di Mameli. Senza distinzioni sociali, geografiche o culturali, il Sindaco Paolo Pacifici, ha voluto ricordare le vittime dei conflitti omaggiando la stele ai caduti posta nei giardini pubblici di Piazza Ranieri, con una corona d’alloro e incoraggiando i giovanissimi a un’importante riflessione sulla guerra: “Quest’anno, nel 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, ricordare tutti coloro che hanno perso la vita a causa delle guerre assume un particolare valore ed è per questo che vogliamo ribadire che ogni conflitto armato, per quanto lontano geograficamente o distante nel tempo, è una tragedia immane che coinvolge e colpisce la nostra coscienza come singoli individui e come popolazione – commenta Pacifici- rivolgersi ai giovani significa iniziare a costruire una civiltà basata sulla giustizia e sulla pace. Siete e sarete voi ragazzi il pilastro su cui realizzare un futuro di pace. Ed a voi che affidiamo questi valori perché sappiate custodirli e rafforzarli.”

Un ringraziamento anche alle Forze dell’Ordine intervenute per la cerimonia e a cui Pacifici ha voluto dedicare particolare attenzione: “Voglio ringraziare l’Arma dei Carabinieri e la nostra Polizia Municipale per il lavoro che svolgono quotidianamente nel contrastare ogni forma di criminalità e di violazione delle leggi . Il loro lavoro è un contributo quotidiano inestimabile anche in occasione di catastrofi e calamità naturali come spesso ci dimostra la cronaca.

La cerimonia si è chiusa con il coro dei ragazzi delle scuole che hanno intonato l’inno di Mameli.