CAMPAGNANI E SPEDALIERI CACCIATI O "AUTOCACCIATI" DAL PD ? L'ULTIMO CHIUDA LA PORTA! - Tuttoggi.info

CAMPAGNANI E SPEDALIERI CACCIATI O “AUTOCACCIATI” DAL PD ? L'ULTIMO CHIUDA LA PORTA!

Redazione

CAMPAGNANI E SPEDALIERI CACCIATI O “AUTOCACCIATI” DAL PD ? L'ULTIMO CHIUDA LA PORTA!

Mer, 27/04/2011 - 20:11

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Carlo Vantaggioli

Viene prima l’uovo o la gallina? O meglio, Vincenza Campagnani e Paolo Spedalieri, si sono “autocacciati” o sono stati cacciati dal gruppo di maggioranza, dal Pd? Il dubbio esistenzial-filosofico ha attanagliato i cronisti sino a quando non si è conclusa la conferenza stampa convocata questa mattina, per le 15 del pomeriggio, dalla segreteria cittadina del Pd al fine di chiarire le recenti vicende che hanno visto il deteriorarsi progressivo del rapporto tra i due consiglieri comunali e il resto della maggioranza, specificamente su due episodi: la fiducia al Sindaco Benedetti dopo il rimpasto, dove i voti di Spedalieri e Campagnani sono mancati (forse perché speravano in una nomination) e la nomina, la scorsa settimana, del presidente della I^ commissione consiliare, dove la maggioranza è stata sconfitta con i propri voti (Campagnani che delega Spedalieri che vota per la minoranza), portando alla proclamazione il consigliere di centrodestra Antonio Cappelletti. Proprio quest’ultimo fattaccio ha costretto il gruppo consiliare a riunirsi solennemente ieri sera, con le consuete macerazioni interiori, per decidere in merito alla cacciata dei due reprobi dal “tempio del consiglio comunale” (dal Pd i due si erano già autosospesi, n.d.r.).
Cacciata che sarebbe stata comminata “urbi et orbi” alle 15 del pomeriggio proprio davanti ai giornalisti. E tutto sarebbe filato liscio anche in termini di mazzata esemplare inferta ai non allineati, se qualche spiritoso pelosetto non ci avesse messo probabilmente lo zampino durante la mattinata avvertendo i destinatari dell’editto e facendo così scoprire la strategia del Pd,. “Alle 11, 53 – racconta alla stampa il segretario Andrea Bartocci con occhi sgranati, tra lo stupito e l’incazzato – è arrivato in comune un fax congiunto dei consiglieri Campagnani e Spedalieri che comunicava al Presidente del Consiglio Cristofori il passaggio degli stessi dal Gruppo del Pd a quello Misto”. A suggello una succosa anticipazione di un sito locale che ha scatenato l’ammuina.
“Equequà” diceva Pappagone, festa rovinata per i dirigenti che avevano convocato la conferenza: con Andrea Bartocci c’erano il capogruppo Marco Trippetti e la vice Daniela Tosti.
I tre hanno rimarcato comunque le distanze politiche e messo in moto la macchina dei distinguo con cui avanzare la pesante ipotesi che il “mal di pancia” dei due dissidenti altro non sia che il frutto della mancata attribuzione di posti e prebende a cui pare la politica militante non voglia abdicare.
“Non è un mistero – spiega infastidito Bartocci – che la Campagnani si aspettava un coinvolgimento nell’esecutivo di governo con un posto da assessore dopo l'ultimo rimpasto e che Spedalieri si sia autocandidato per la presidenza del consiglio comunale”. Insomma non c’entra nulla la Dolce Euchessina e nemmeno la purga Staliniana.
Segue dettagliata analisi di “meccaniche celesti”, direbbe Battiato, su come si fanno le elezioni in Commissione, di quanti voti ci vogliono, di come non si debba tradire il mandato degli elettori e via dicendo, cose che nel merito si possono anche risparmiare al lettore, poiché la sostanza non cambia, ovvero un pezzo di maggioranza se ne è andato.
La preoccupazione principale dei superstiti di governo (che restano comunque 17 su 31) è che non ci siano ripercussioni in sede di votazione del bilancio, faticosamente limato ed aggiustato e pronto per essere varato. Bilancio che prima di tutto dovrebbe passare per quella 1^ Commissione, finita in mano al nemico.
Interprete dei tremori, il capogruppo Trippetti, che con asciutta determinazione, spiega di attendersi “un comportamento conseguente dal nuovo Presidente Cappelletti, che possa sostenere le linee guida seguite dell’amministrazione nella redazione del documento”.
Trippetti ci tiene anche a specificare più volte che non esiste discussione sulla regolarità dell’elezione di Cappelletti che è pienamente legittimato a ricoprire il ruolo. Il Capogruppo, evocativamente simile per fattezze al salgariano Tremal Naik, cala un fendente mortale di scimitarra sui due “autocacciati” quando spiega: “La candidatura di Spedalieri alla Presidenza del consiglio non ha mai trovato sostegno nella maggioranza, ed ora è strumentale uscire dalla stessa accampando motivi di democraticità. Ma mentre Spedalieri ha sempre manifestato apertamente il suo distacco (le astensioni dichiarate nelle recenti votazioni), la Campagnani, nel caso della I^ Commissione, ha prima detto di voler delegare il consigliere Passeri, al quale non è mai arrivato l’atto formale, per finire poi a delegare lo stesso Spedalieri che ha votato Cappelletti”. Sangue e arena, vendetta tremenda vendetta etc. etc…
Chiude Bartocci “Siamo stati messi in difficoltà nel momento più importante per una amministrazione, quello della votazione del bilancio, e faccio appello al Presidente della I^ Commissione perché possa esaltare i lati positivi del documento”.
Una conferenza stampa che lascia di stucco, non c’è che dire, e che provoca delle domande inevitabili.
TO® chiede se il bilancio sia il vero problema o se piuttosto non si è chiusa la partita con i posti da assegnare ai socialisti ( Aliero Dominici non eletto alla presidenza della I^ Commissione).
“Con i socialisti i rapporti sono solidi e chiari – spiega Bartocci- e non ci saranno problemi.”
E se lo dice il segretario Pd, che è anche l’amministratore unico delle Farmacie Comunali c’è da crederci. Ci crede soprattutto il latore della famosa “lista della spesa”, tale consigliere Enzo Alleori che, subito dopo la riga che riportava “1^ Commissione”, ha scritto “ Farmacie Comunali”. Bartocci chiarisce orgogliosamente che lui un lavoro ce l'ha e che è pronto a farsi da parte coerentemente con quanto aveva annunciato al momento della elezione a segretario.
Un aspetto positivo la conferenza lo ha messo in evidenza: per la prima volta in tanti anni i vertici del piddì hanno parlato in maniera franca, diretta, senza mai ricorrere al politichese, rispondendo esaustivamente ad ogni domanda. Un modo nuovo di far politica, come ‘nuovi’ sono Bartocci e Trippetti.
I timori restano perché la coalizione non è poi più così nutrita anche se 17 consiglieri sono sempre un numero sufficiente per governare (la 1a giunta Brunini finì il mandato con 15).
Giusto per tornare al “comics”, vuoi vedere che il Presidente della Ia Commissione, Antonio Cappelletti, in realtà altri non è, che Stanislao Moulinsky, in uno dei suoi più riusciti travestimenti? Perché se così fosse non c’è nessun problema di posti per la maggioranza e nemmeno per i socialisti. Sempre fumetto è, maledetto Carter…e l'ultimo chiuda la porta!

Aggiornato alle 23.05

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