La campagna elettorale, con la presentazione ufficiale anche dell’ultima lista, può entrare finalmente nel vivo per i 4 candidati che si contenderanno lo scranno più alto della Città di Spoleto: Umberto De Augustinis per il centro-destra (sorretto da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e dalle liste civiche Laboratorio Spoleto e Rinnovamento), Maria Elena Bececco (Alleanza civica e Spoleto popolare), Maura Coltorti (Sinistra per Spoleto) e Camilla Laureti (Pd, Ora Spoleto e Spoleto Sì). In ordine prettamente alfabetico.
Una campagna che si annuncia all’insegna del rosa: per la prima volta nella storia repubblicana, complice anche l’ancora misterioso “strappo” compiuto dal M5S che ha negato il simbolo a Tommaso Biondi, la città del Festival può contare ben 3 donne in corsa e 1 solo uomo. Quello delle quote rosa quindi non è più un problema, anche a vedere le liste dei concorrenti al Consiglio comunale. Il sospetto però su queste ultime è che qualche rappresentante del sesso forte, affatto disposto a sfigurare, vada in “ticket” con più colleghe così da massimizzare il proprio risultato finale. Se confermato, sarebbe l’ennesimo svilimento del ruolo della donna, con la “complicità” però delle stesse candidate al Consiglio comunale. Solo con lo spoglio delle schede se ne potrà capire di più.
Tour de force per De Augustinis
Spetta al candidato dal centro-destra il primato di aver aperto e chiuso la presentazione delle liste alla stampa e alla città, con cinque distinti eventi. Iniziato mercoledì 9 maggio con la propria lista civica di Laboratorio Spoleto, il tour de force è proseguito con la presentazione al Clitunno dei candidati di Forza Italia alla presenza delle parlamentari Anna Maria Bernini, Fiammetta Modena e Catia Polidori, di Fratelli d’Italia. Stessa location per i colleghi di Fratelli d’Italia, presentati dal senatore Franco Zaffini e dal consigliere regionale Marco Squarta. Ieri a Palazzo Mauri, sede della biblioteca comunale, l’incontro con la lista della Lega, alla presenza dei parlamentari Luca Briziarelli e Donatella Tesei e del segretario cittadino Sandro Cretoni.
“Spoleto è una città meravigliosa” ha detto De Augustinis “che merita di essere valorizzata. E’ ciò che faremo tessendo dei rapporti con Roma affinché venga restituito a questa città e al suo comprensorio quanto è stato disperso negli anni”. A suonare la carica è stata la senatrice Tesei che nel ricordare la serietà e le capacità professionali di De Augustinis ha ipotizzato che il 10 giugno i giochi potrebbero essere fatti. “Possiamo vincere al primo turno, per quanto mi riguarda farò di tutto perché avvenga il cambiamento” ha detto la Tesei.
L’ultima lista a presentarsi ufficialmente è stata quella di Rinnovamento. Poco fa infatti il presidente Pierfrancesco Graniti e l’assessore uscente Angelo Loretoni hanno ufficializzato i 23 candidati all’Hotel dei Duchi. Ad aprire i lavori è stato proprio Graniti che ha voluto chiarire il motivo della scelta di De Augustinis. Rinnovamento, infatti, dopo aver dialogato a lungo con il Pd e aver assistito allo strappo degli ex alleati di Spoleto Popolare, ha deciso di sostenere la candidatura del magistrato. “Non possiamo negare che, negli scorsi mesi, abbiamo attraversato lunghi momenti, prima di profondo dolore, poi di incertezza sul percorso da intraprendere, dal momento che numerose sicurezze sembravano svanire” ha esordito Graniti “nello stesso tempo, varie problematiche, che il Sindaco Cardarelli sapeva superare di slancio con il suo decisionismo, venivano affiorando, con alcuni accenti critici. Per questi motivi, Rinnovamento aveva effettuato un appello a tutte le persone di buona volontà, senza pregiudizi ne’ steccati ideologici, con un’apertura in modo trasversale a coloro che fossero realmente interessati al bene comune. Eravamo arrivati a parlare di ‘amministrazione di salute pubblica’, proprio per significare che oramai occorreva un cambio sostanziale, sia politico che culturale. Alcuni hanno risposto al nostro appello, ma purtroppo la fluidità della situazione politica, a tutti i livelli, sembrava incombere pesantemente sulle possibili soluzioni, che pure potevano intravvedersi, incidendo negativamente sui risultati. In questa impasse, è arrivata la candidatura di Umberto De Augustinis che, per caratteristiche personali e storia professionale, è apparso subito come il sindaco di tutti, il vero fautore di quella “pacificazione cittadina” che molti predicano ma pochi mettono in pratica. Siamo inoltre ben consapevoli che le motivazioni del civismo, che hanno da sempre animato Rinnovamento, rischiavano di apparire come una voce nel deserto, se non riuscivano a collegarsi con la realtà politica ed economica del contesto regionale e nazionale. De Augustinis, con il suo obiettivo di “creare nuovi ponti” e di rafforzare e valorizzare quelli esistenti con le grandi realtà istituzionali, sociali, ed economiche del Paese, può rappresentare la più adeguata risposta alle nostre istanze”.
Intanto De Augustinis ha iniziato anche il tour per le frazioni, cominciando da quella di San Giacomo dove ha illustrato il proprio programma. “San Giacomo ha delle potenzialità incredibili anche per il rilancio turistico, grazie al suo borgo intatto. Ho appreso da voi di alcuni problemi” ha detto il candidato “che sottoporrò subito all’assessore ai lavori pubblici (Angelo Loretoni, n.d.r.), che fa parte della coalizione, lo mettiamo alla prova chiedendogli di fare subito qualcosa. Altre questioni riguarderanno la prossima amministrazione, c’è stato un lasciarsi andare che ha isolato ancora più le frazioni, ci vuole una Consulta e spero un gruppo di sangiacomesi che possa colloquiare con i consiglieri e con la Giunta”.
Bececco “Proseguire ciò che abbiamo fatto”
Questa mattina è stata invece la volta di Maria Elena Bececco che nella sede di Via Marconi ha presentato i 48 aspiranti consiglieri comunali che sostengono la sua candidatura. Affiancata dagli assessori uscenti Cappelletti, Profili, la Bececco ha tracciato un bilancio delle cose fatte dalla giunta che da dicembre scorso, per la prematura scomparsa del sindaco Fabrizio Cardarelli, è stata chiamata a rappresentare. Più volte il nome del compianto primo cittadino è stato ricordato, a far intendere che le liste di Spoleto popolare e la neo Alleanza civica sarebbero la naturale prosecuzione di quel percorso. “Quando ci siamo insediati” ha ricordato la Bececco “abbiamo trovato una situazione di bilancio spaventosa che abbiamo risolto in meno di tre anni: a fine 2016 infatti i conti erano già in ordine, senza aver aumentato di un centesimo le tasse o ridotto un servizio pubblico. Abbiamo poi riportato la Bandiera di guerra del Battaglione granatieri che è così divenuto Battaglione autonomo, salvando di fatto un ente che nel 2019 sarebbe stato chiuso. Come pure la Scuola di polizia che è tornata a pieno regime con i suoi corsi di specializzazione. Stiamo riportando Piazza del Mercato ad essere il salotto della Città grazie ai fondi dell’Auri. Di cose ne abbiamo fatte, con il timbro dell’amministrazione Cardarelli, adesso continueremo con quello Bececco. Non possiamo interrompere ora questo processo virtuoso; per ciò abbiamo creato una squadra fatta di cittadini lontani dai giochi di potere, professionisti nel loro campo”.
Quanto al programma la Bececco ha annunciato la volontà di “detassare per 5 anni dei tributi locali le nuove imprese e quelle realtà dismesse o in crisi che venissero riattivate. Pensiamo poi alla promozione di un polo di Alta formazione con percorsi specialistici in turismo, beni culturali e spettacolo; alla realizzazione di una area produttiva ecologicamente attrezzata intercettando i fondi disponibili per la promozione di insediamenti ecosostenibili”. Fanno parte del programma anche la “promozione del trebbiano spoletino e il completamento delle azioni avviate per trasformare Spoleto in smart city”. Sulle infrastrutture le due liste civiche puntano al completamento della “Tre Valli, ad una fermata dell’Alta velocità a Orte e al miglioramento del servizio universale da e per Roma”.
Riflettori accesi anche sui beni culturali e cultura. “Dobbiamo valorizzare le eccellenze culturali come il Teatro lirico sperimentale, il Cisam e il Festival dei Due Mondi. Per quest’ultimo prevediamo di aumentare la produzione di spettacoli, realizzando in loco scenografie e costumi. C’è poi da creare un sistema virtuoso per la Rocca albornoziana e rilanciare in chiave internazionale il Laboratorio di diagnostica dei beni culturali e della Scuola di restauro del libro”.
La sala – un centinaio i presenti – segue con passione l’esposizione della propria beniamina, scandendo continui, fragorosi applausi che vengono interrotti dall’avvocato Cappelletti “smettetela, sennò non finiamo”. Nella sede arriva a sorpresa anche Tommaso Biondi (presente ieri alla presentazione della Laureti) e la Bececco ne approfitta per salutarlo e rinnovargli la propria solidarietà: “mi dispiace per quanto è successo perché credo che il M5S doveva far parte della competizione elettorale, ancor più per il vostro programma che rispettiamo e che potrebbe trovare qui una casa”. Poi una gaffe “D’altronde eravamo gli unici due spoletini in corsa” dice la Bececco, subito ripresa da Biondi “per la verità c’è anche Maura Coltorti”. In sala sono presenti anche le consigliere uscenti Maria Rita Dell’Anno e Maria Caporicci che hanno però deciso di non proseguire l’avventura politica.
La parola all’assessore Cappelletti che ha ringraziato i candidati e gli attivisti per l’impegno che stanno dando. “La politica viene vista sempre come una cosa sporca, che se viene fatta è per un ritorno personale; voi, la vostra energia è il mio e nostro “ritorno”, ci state ripagando con il vostro entusiasmo delle gioie e sofferenze che abbiamo affrontato in questi quattro anni”.
Anche Profili rivendica la scelta giusta su Maria Elena Bececco: “Dopo quel tragico 10 dicembre non ci abbiamo pensato un secondo di più, Elena era la migliore candidata che potesse proseguire l’opera avviata”.
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Coltorti, “Comune sarà casa delle vertenze”
Anche Sinistra per Spoleto ha presentato i componenti la propria lista, guidata da Maura Coltorti, segretaria di Rifondazione Comunista e recentemente candidata al Senato. “Tra i nomi che sostengono la nostra lista” ha detto la Coltorti “troviamo candidati provenienti dall’esperienza di P.a.P. e dal P.R.C. ed esponenti del mondo del lavoro e della cultura non appartenenti a nessun partito ma legati solo dal medesimo obbiettivo ben identificato nel sottotitolo del nostro programma: ‘Spoleto città della bellezza, dei diritti e della solidarietà, programma per una città del lavoro, dei diritti, dei beni comuni, per una città inclusiva, solidale ed ecosostenibile’”. Tra i punti più importanti la Coltorti ha evidenziato la necessità di istituire un Assessorato al lavoro “perché il Palazzo Comunale deve essere la ‘Casa delle Vertenze’ così da per non lasciare nessuno solo a difendere il proprio posto di lavoro e, di conseguenza, potenziare i Centri per l’Impiego”. Sul fronte amministrativo SpS propone la riattivazione delle Consulte e la revisione dello Statuto Comunale con un regolamento riguardante tutti gli istituti di partecipazione, inclusa l’introduzione del Referendum Propositivo. Previste anche due nuove deleghe ai “beni comuni” e alla “democrazia partecipata” nonché un Consigliere aggiunto per l’immigrazione.
“Vorremmo diventasse realtà lo slogan ‘Spoleto città senz’auto’ con la chiusura del traffico, pensata, articolata e condivisa con le categorie e gli abitanti” continua la Coltorti “ma mantenendo l’obbiettivo finale della chiusura del centro storico incentivando la già mirabile mobilità alternativa, attraverso forme di abbonamento e gratuità dei parcheggi nei giorni festivi per i residenti del Comune, e potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai collegamenti con le frazioni”. Previsto un Tavolo permanente fra Comune, operatori ed associazioni, per “mettere a disposizione spazi pubblici, locali, piazze (con procedure burocratiche più snelle) e fornendo supporti tecnici e aiuto per la pubblicizzazione delle iniziative, creando così un collegamento per individuare le strategie affinché Spoleto diventi una città che ‘vive tutto l’anno’”. “La nostra campagna elettorale si concentrerà sul confronto con i singoli cittadini e le varie associazioni, evitando le tradizionali passerelle elettorali. Inoltre saremo presenti tutti i pomeriggi presso la nostra sede in Via Monterone 143, per accogliere proposte e suggerimenti e per approfondire, discutere e condividere il programma” ha concluso la candidata sindaco di Sinistra per Spoleto.
Laureti “La rivoluzione parte da qui”
L’Auditorium della Stella in piazza Garibaldi è stata la location scelta da Camilla Laureti (Pd, Ora Spoleto e Spoleto Sì) che venerdì pomeriggio ha dapprima incontrato la stampa, poi presentato alla città la propria coalizione. “Ho scelto l’Auditorium perché questo è un luogo da rigenerare e riqualificare; la mia sfida, la nostra sfida parte da qui, per un progetto ‘rivoluzionario’ dedicato solo al bene di Spoleto e agli spoletini”. Si siede in cerchio, al fianco della candidata il segretario del piddì Matteo Cardini, davanti il vice segretario socialista Enzo Alleori, tutti intorno alcuni candidati consiglieri e cronisti. “Ringrazio il Partito democratico e la lista Spoleto Sì per la fiducia che mi hanno accordato” continua la Laureti “abbiamo avuto confronti, a volte anche aspri, ma ora siamo tutti insieme, con passione ed energia per affrontare i tanti problemi che sono sul tavolo: dal lavoro allo sviluppo economico, alle infrastrutture e collegamenti su rotaia e su gomma, ma prima di tutto l’attenzione dovrà essere riservata alle persone. Per questo voglio essere in mezzo alla gente, ascoltare i loro problemi, le loro proposte; il nostro è un programma in continuo aggiornamento”.
“Abbiamo varato un progetto innovativo” aggiunge Cardini “con un percorso civico importante; questo ‘matrimonio’ tra partito democratico e città è stato a tratti complesso, nervoso, ma è bello ritrovarsi sulle buone idee e sui programmi che aiutano Spoleto. E’ una emozione vedere il Pd unito, l’energia che sta mettendo Camilla poi conferma che è la candidatura giusta; l’entusiasmo che sto registrando in queste ultime settimane non lo vedevo da anni, con tanti giovani che stanno riaffacciandosi alla politica cittadina”. Tocca ad Alleori: “porto i saluti del segretario Romani” esordisce “Spoleto Sì, come sapete, unisce socialisti riformisti e il movimento di lavoratori e disoccupati di Spoleto. Crediamo fortemente in questo progetto e siamo pronti a spenderci fino all’ultimo. Ringrazio Camilla per quanto di buono sta facendo”. Alleori, rotta l’emozione, è incontenibile “lasciatemelo dire, Camilla, per me sei la Thacher di Spoleto!”. All’auditorium cala improvvisamente il gelo. “Non certo per le idee politiche, ma perché Camilla è una lady di ferro, una che sa il fatto suo” replica stizzito il dirigente socialista. C’è tempo per le domande. “In questi 18 mesi mi sono concentrata su una parte dell’attività amministrativa” dice la Laureti, assessore uscente con delega alla cultura e al turismo “adesso sto approfondendo il resto dei temi che dovremo affrontare”. Cosa farà nei primi 100 giorni? “La prima cosa in assoluto sarà chiamare a raccolta i sindaci di tutta l’area, per proseguire come un territorio unito nelle nostre richieste per le infrastrutture e lo sviluppo economico. C’è poi da trovare una nuova sede per lo Sportello del cittadino, una idea a suo tempo dettata per risparmiare e rivitalizzare il centro storico ma che non ha soddisfatto i cittadini. Penso inoltre a concretizzare il baratto amministrativo, istituire un fondo per le società sportive, il Consorzio per il Trebbiano spoletino, un Piano attuativo per le frazioni. Sono cose che nei primi 100 giorni possono e devono essere fatte. Ho previsto anche un Assessore alla città e al territorio proprio per rispondere in tempi veloci alle segnalazioni e alle necessità dei cittadini. Su questo intendo attuare un Regolamento per la partecipazione che avvicini gli spoletini alla macchina comunale; ogni volta che si attiverà un tavolo verranno estratti a sorte tre nominativi di spoletini che saranno invitati a partecipare ai lavori”. Che idea si è fatta di quanto capitato al M5S? “Non ho fatto analisi, penso a quanto è capitato sotto il profilo personale, umano. Vediamo se il nostro programma potrà essere in linea con il loro. Ad esempio il problema degli asili nido è una cosa che credo possa essere risolta nei primi 100 giorni di governo”.
L’Auditorium comincia a colorarsi di luci al neon, dal palco si diffonde musica che accompagnerà la presentazione della candidata Laureti e di alcuni dei pretendenti al Consiglio comunale. 350, 400 per gli addetti ai lavori, seguono l’evento, sullo stile delle convention un tempo americane, più recentemente sbarcate anche in Italia. Tra i presenti anche Tommaso Biondi che a lato si fermerà a parlare con alcuni dirigenti delle tre liste. Magliette e gadget vengono offerti ai presenti, con impresso il claim che accompagnerà la campagna elettorale “Fare oggi per costruire il domani”. A condurre l’evento è stato chiamato Fabio Pinchi, regista di quella Rivista degli studenti che ha sempre messo alla berlina le debolezze della politica e dei potenti locali. Pinchi scherza con il nome del competitor De Agustinis, ribattezzato “De gustibus”, conforta quei candidati traditi dall’emozione (“voi dite che siete emozionati e state tranquilli che scatta subito l’applauso”), incita il pubblico presente a sostenere i più giovani che tenteranno l’impegno in politica.
Arriva la volta della Laureti che sale sul palco e presentare il programma della coalizione. 15’ in tutto sono sufficienti a coinvolgere la platea che apprezza la chiarezza e passione che l’intervento della candidata sindaco fa trasparire. Il finale è tutto di Pinchi che chiude alla sua maniera (clicca e guarda il video): “da quando ero ragazzino, nel mio mondo di sognatore di centrosinistra c’era questo Benigni che prendeva in braccio Berlinguer; così ho sempre voluto realizzare questo sogno di prendere in braccio un sindaco, però prima Brunini, poi Benedetti, poi Cardarelli (Pinchi e Laureti mandano un bacio verso il cielo; la sala un applauso, n.d.r.), insomma volevo realizzare questo sogno ma non farmi calare la fiasca; per cui adesso voglio cogliere l’occasione, Camilla, fatti prendere in braccio!”.
In queste ore Camilla Laureti ha ricevuto anche il sostegno di Liberi e Uguali che, a firma del coordinatore regionale Attilio Solinas, ha diramato una nota:
“In questa prossima tornata elettorale, per la mancanza di condizioni politiche, LeU non ha ritenuto opportuno esprimere una propria lista autonoma di sinistra. Questo non esclude, però, che non si debba prendere una posizione a favore delle candidature che si ritengono più consone rispetto ai valori e ai principi in cui si crede e per i quali si milita. Anche e non solo per la presenza, nella sua lista “Camilla Laureti Sindaco – Ora Spoleto”, di candidati che alle ultime politiche avevano firmato l’appello a favore di LeU, ritengo che la figura di Camilla Laureti possa essere ritenuta meritevole di consenso. La candidata del centro sinistra per Spoleto viene da una famiglia di forti tradizioni progressiste e democratiche e ha dato garanzie di puntare ad una politica riformista e di progresso per la città che continuo a ritenere capitale culturale dell’Umbria. Queste mie affermazioni sono in linea con il pensiero e l’orientamento dei militanti e simpatizzanti di Liberi e Uguali”
Il video della presentazione:
M5S, non si placa la rabbia
Intanto a Spoleto tiene banco la decisione del M5S che ancora non ha motivato all’ormai ex candidato sindaco Biondi e ai 24 candidati di lista la scelta di non aver concesso il simbolo. Un silenzio che ormai si protrae da un paio di settimane e che è destinato a far aumentare la rabbia degli attivisti. Giovedì, a quanto trapela, il meetup locale ha incontrato il senatore Stefano Lucidi che però non ha portato novità alcuna. Il parlamentare avrebbe pregato la base di non surriscaldare la situazione, ma la proposta è stata respinta. Anzi, a quanto trapela, Biondi & Co. starebbero pensando ad alcune azioni, tra cui una conferenza stampa e forse anche una azione legale nei confronti del Movimento. “Non è tanto e solo l’aspetto per così dire politico, è che per il M5S indubbiamente non meritiamo neanche un minimo di rispetto, l’aspetto umano indubbiamente non conta nulla per il famigerato Staff”.
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