Todi

Campagna elettorale al veleno tra manifesti strappati e “bambagioni”

Campagna elettorale al veleno a Todi con l’approssimarsi dell’apertura delle urne.

I manifesti della Lega strappati

La Lega denuncia propri manifesti strappati a Pantalla, Pian di Porto e Pontecuti. Per gli esponenti locali del partito di Salvini si tratta di un mirato attacco politico: “Non pensiamo sia opera di qualche vandalo in cerca di divertimento o che sia stata la pioggia e il vento – affermano infatti i leghisti -: a questo punto è chiaro si tratti di una precisa volontà di danneggiare il partito e i candidati della Lega. Evidente come a qualcuno manchi il senso del rispetto e del confronto democratico basato su programmi e idee per il territorio, forse perché scarseggia di entrambe le cose. Gesti incivili come questi non ci impediranno di proseguire con sempre maggiore determinazione sul percorso intrapreso e di far conoscere le nostre iniziative a tutti i tuderti”.

Un gesto fatto proprio mentre la Lega porta a Todi due senatori: Francesco Bruzzone, per parlare di caccia, e Roberto Calderoli, per fare il punto sul referendum di riforma della giustizia.

“Bambagioni contestatori”

Ma le critiche arrivano anche da chi si oppone all’attuale maggioranza di centrodestra. Non sono infatti piaciute le parole del sindaco uscente Ruggiano, che ha bollato come “bambagioni contestatori” coloro che da anni lamentano il depotenziamento dell’ospedale della Media Valle del Tevere. Alcuni sono intervenuti all’iniziativa – solo ad ascoltare, perché ritenuta comunque una manifestazione di parte – con l’assessore regionale Coletto. Persone che chiedono rispetto per le proprie posizioni e che ribadiscono i timori per i servizi sanitari effettivamente erogati sul territorio.