Una richiesta di S.O.S e non dentro una bottiglia. “Help sindaco, fermi il suo assessore”, inizia così l’appello del consigliere di maggioranza Carmine Camicia al sindaco Andrea Romizi nei confronti degli slanci di Francesco Calabrese nella vicenda nuova viabilità di Madonna Alta. Del resto i toni tra i tre (consigliere, assessore e sindaco) già di recente erano volati stracci con tanto di botta e risposte e la richiesta di Camicia di sostituire Calabrese in giunta.
Il caso. Questa volta il pomo della discordia sarebbe la vicenda nuova viabilità a Madonna Alta, ovvero la possibilità avanzata da Calabrese di fare una bretella per eliminare i semafori della zona e permettere un più facile accesso alla superstrada. Progetti che, ricordiamolo, al momento non sarebbero stati ancora depositati in Comune.
La polemica di Carmine Camicia esplode all’indomani della conferenza stampa voluta dal consigliere Pd Tommaso Bori al parco di via Diaz, proprio dove dovrebbe sorgere la nuova bretella di Calabrese e da dove sono state annunciate mobilitazioni, tra cui la raccolta firme contro il progetto. “Il sottoscritto – spiega Carmine Camicia – ritiene che lei sicuramente non ha nel suo programma progetti che potrebbero provocare una rivolta popolare, non contro il dirigente o l’assessore, ma solo esclusivamente contro di lei in quanto Primo Cittadino e responsabile di tutte le iniziative territoriali”. una vera e propria presa di posizione da parte del consigliere di maggioranza che sembra dar ragione alla mobilitazione del consigliere di opposizione.
Terremoto in maggioranza. Camicia ricorda al sindaco Romizi quando entrambi facevano parte dell’opposizione: “Di conferenze stampa ed iniziative contro l’allora esecutivo ne facevamo tante, ma mai nessun assessore si era mai permesso di criticare pubblicamente le nostre azioni politiche, in quanto quelle iniziative, come quella proposta oggi da un consigliere di opposizione, si possono non condividere, ma contestualmente meritano rispetto”. Camicia conclude ricordando al primo cittadino i terremoti che, da tempo, sembrano attraversare la maggioranza “Non si può togliere ai consiglieri il diritto di non condividere delle scelte politiche, che tra l’altro non hanno convinto nemmeno componenti autorevoli della stessa maggioranza”.