Mancano ancora una ventina di giorni al voto per la scelta del sindaco di Perugia, ma Carmine Camicia ha già pronta la sua Giunta in caso di vittoria. Giunta della quale ha già svelato un nome, quello dell’atleta non vedente Luca Aiello, assessore “in pectore” al Sociale nel disegno di Carmine Camicia, che si terrebbe per sé la Sanità, materia su cui a suo giudizio i sindaci che si sono succeduti a Perugia sono stati troppo assenti.
Ed all’ipotetico esecutivo Camicia ora si aggiunge un altro nome, quello del generale Antonio Pappalardo, già deputato, giunto a Perugia per incontrare Camicia ed i rappresentanti delle due liste che lo sostengono, la civica “Perugia con il cuore” e il movimento politico “Nazione e Futuro”
“Sono stato qui in Umbria per due anni e mezzo – ha ricordato Pappalardo – con l’incarico di vice comandante regionale dei carabinieri e francamente la trovo peggiorata. Potete contare su di me e nel caso di vittoria di Camicia, mi propongo assessore alla sicurezza della città”.
Dal canto suo, il candidato a sindaco Camicia ha espresso stima e gratitudine per il sostegno ricevuto dal generale Pappalardo: “Un uomo che per anni ha lottato contro l’illegalità nel nostro Paese”. “La sua presenza qui a Perugia serve a rilanciare un percorso sulla legalità e la lotta contro tutte le mafie iniziato nel 2014 dal sottoscritto come consigliere comunale – ha ricordato Camicia – quando riuscii ad intitolare due sale di Palazzo dei Priori ai giudici Falcone e Borsellino e un’altra all’agente Emanuela Loi”.
“La parola mafia a Perugia era un tabù – ha continuato Camicia – e a questo si aggiungeva, in verità ancora oggi, l’impossibilità dei cittadini ad esercitare elementari diritti, quali il diritto alla salute accedendo gratuitamente ai servizi offerti dal servizio regionale sanitario e al lavoro. La lotta alla mafia significa anche far uscire dall’isolamento Perugia. Un isolamento voluto da chi fino ad ora l’ha governata. E liberare Perugia è un nostro dovere, ecco perché il sostegno del generale Pappalardo rappresenta per noi una tangibile testimonianza ed un autorevole sostegno, al fine di poter far ritornare la vera democrazia, anche attraverso l’alternanza”.
All’incontro ha partecipato anche il presidente nazionale di “Nazione e futuro”, Ivano Serafino Saitta.