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Camera di Commercio Umbria, Giorgio Mencaroni eletto presidente del nuovo Ente

Il Consiglio camerale appena insediato lo ha eletto alla prima votazione con 22 voti, maggioranza qualificata dei 33 componenti il Consiglio.

Entro 15 giorni, a far data da oggi, il Consiglio si riconvocherà per nominare la Giunta camerale, la squadra di governo della Camera di Commercio dell’Umbria, che affiancherà il Presidente Giorgio Mencaroni in un mandato della durata di 5 anni.

Giorgio Mencaroni

Giorgio Mencaroni, ingegnere, imprenditore Edile e del Settore Turismo. Impegnato nel mondo dell’associazionismo imprenditoriale, sia a livello regionale che nazionale, ha ricoperto e ricopre ruoli di prestigio e di grande responsabilità.

Vastissima la sua esperienza all’interno del sistema camerale, anche qui sia locale che nazionale. Presidente della Camera di Commercio di Perugia nelle ultime due consiliature, ha ricoperto l’incarico di vice presidente vicario di Unioncamere nazionale.

L’elezione al primo turno testimonia la fiducia riposta in Giorgio Mencaroni dal Consiglio camerale dell’Umbria, che lo ha indicato come il presidente capace di guidare il difficile percorso di crescita e affermazione di un ente regionale, la Camera di Commercio dell’Umbria, assolutamente inedito.

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Quella di oggi è una giornata importante, che segna l’inizio di una nuova esperienza istituzionale, che fonde nella Camera di Commercio dell’Umbria le storie di due enti camerali dalla vita secolare: la Camera di Commercio di Perugia e la Camera di Commercio di Terni”.

“La Camera di Commercio dell’Umbria nasce con gambe fortiha detto il Presidente MencaroniOggi, la platea a cui ci rivolgiamo ha una consistenza di oltre 90mila imprese: 94.202 le imprese registrate, dato anno 2020, di cui 72.247 in provincia di Perugia e 21.955 in provincia di Terni”.

“La fisionomia del tessuto imprenditoriale, solo per delinearne i tratti essenziali, è connotata nella forma giuridica da una maggioranza di ditte individuali (51,27%), seguite da Società di Capitale (25,75%), Società di Persone (20,15%) ed altre forme giuridiche”.

La fiducia che mi è stata accordata dai membri del Consiglio – ha detto ancora Giorgio Mencaroni- mi onora, e sono consapevole di assumermi un carico di responsabilità molto pesante. Massimo impegno e trasparenza assoluta, queste saranno le parole d’ordine che ispireranno il mio impegno”.

Siamo consapevoli che la Camera di Commercio umbra sorge in un momento tra i più difficili della nostra storia e che dovremo affrontare fin da subito sfide ardue e di grande complessità. Ma siamo pronti a raccoglierle e superarle. So di poter contare sulle capacità, sulla compattezza, sulla determinazione di un Consiglio camerale di grande spessore”.

Siamo pronti a metterci subito al lavoro”.

Le linee programmatiche

Unioncamere nazionale ha sviluppato alcune proposte di interventi camerali supportati dalle risorse del Recovery Plan. Esse riguardano la transizione al digitale e il green, il rafforzamento dei meccanismi di collaborazione tra imprese, l’imprenditoria femminile e giovanile, l’internazionalizzazione, l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

Tali proposte intersecano gran parte dei progetti già avviati attraverso l’incremento del 20% del diritto annuale, quelle in corso di definizione a valere sul Fondo Perequativo e altre progettualità in fase di avvio, anche in collaborazione con altri enti.

Queste linee di azione costituiscono una priorità per la Camera di Commercio dell’Umbria. Muovendoci con decisione verso obiettivi come:

-digitalizzare il sistema imprenditoriale Un fattore reso ancor più strategico nella fase di emergenza sanitaria. Qui bisogna agire sulle competenze digitali, sulle tecnologie e sulle infrastrutture immateriali

-rafforzare la struttura finanziaria delle pmi, anche attraverso processi di aggregazione e collaborazione

-Semplificare gli oneri burocratici a carico delle imprese, indirizzando investimenti nella digitalizzazione dell’ente e dei servizi, oltre che in quella delle imprese.

-Ripartire dai territori, dalle loro specificità, dalla loro unicità: per l’Umbria vale anche più che per altre regioni. Il turismo è uno dei settori più colpiti, va rilanciata la destinazione “Umbria”, bisogna definire meglio i fattori identitari locali e portare in efficienza i loro prodotti turistici.

-Internazionalizzazione resta un punto ulteriore su cui fare leva, ora prioritariamente attraverso il digitale, puntando sui canali commerciali online.