La Camera dei Deputati ha deciso di ‘blindare’ il testo del decreto terremoto e che sarà dunque approvato senza un nuovo passaggio al Senato. Lo evidenzia il sindaco del Comune di Norcia, Nicola Alemanno, dicendosi preoccupato per tale iniziativa. Una decisione diversa, evidenzia l’amministrazione comunale, rispetto quanto era stato assicurato in sede di audizione alla Commissione Speciale in Senato il 13 giugno scorso in cui anche il sindaco Alemanno aveva preso parte.
“Era nostro auspicio che il decreto potesse essere migliorato alla Camera, visto che presentava alcuni aspetti fortemente critici che necessitavano maggiore attenzione per poter continuare a gestire l’emergenza, non ancora conclusa” dice Alemanno. “Tra questi, di fondamentale e sostanziale importanza, sono le correzioni di alcuni emendamenti relativi ai temi fiscali e alla proroga del personale a supporto delle pubbliche amministrazioni ed altri temi invece a ‘costo zero’, come ad esempio la presenza di usi civici nel territorio. Comprendiamo le esigenze del Governo relativamente alle coperture finanziarie – continua – ma il nostro territorio, così come tutti quelli del cratere del sisma non possono più aspettare. Le nostre famiglie e le nostre imprese all’indomani degli eventi sismici del 2016 hanno compiuto una scelta importante: quella di rimanere e continuare a credere in questi territori. Una capacità di resilienza che rischia di essere compromessa. Oggi – prosegue il sindaco di Norcia – siamo chiamati a confermare e a supportare le famiglie nella scelta di continuare a vivere in questi territori; le aziende e le piccole e micro imprese hanno invece bisogno di strumenti di sostegno fiscali e finanziari, di aiuti concreti che gli consentano di poter fare una programmazione a medio – lungo termine.
Invitiamo a questo proposito il Parlamento ad approvare un Ordine del Giorno in cui si impegni riguardo alla possibilità di presentare nei tavoli Europei la proposta di equiparare le aree del cratere a quelle svantaggiate (ex obiettivo 1). La speranza che aveva profuso in tutti noi la visita nelle zone colpite dal sisma del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, all’indomani della sua nomina – conclude Alemanno – rischia ora di subire una pericolosa battuta d’arresto. Noi Amministratori continueremo a lavorare senza sosta sul territorio, cercando di dare le risposte migliori alle numerose e complesse domande che ogni giorno ci vengono rivolte dai nostri concittadini”.
Sul tema interviene anche l’onorevole Raffaele Nevi (Forza Italia): “La decisione di blindare il decreto terremoto è assolutamente irresponsabile da parte del Governo e della maggioranza parlamentare. È un atto contro le popolazioni terremotate che si aspettavano una inversione di tendenza rispetto a quanto fatto dal precedente Governo. E invece, nonostante le montagne di promesse elettorali e la visita di Conte nelle zone colpite, il nulla! È veramente una vergogna dopo che c’erano state assicurazioni in occasione della discussione in Senato ci sia stata questa assurda chiusura che denota tutta la debolezza del Governo giallo-verde”.
Fortemente critico pure il deputato Walter Verini (Pd): “Sul decreto terremoto la maggioranza e il Governo hanno tenuto alla Camera, nella Commissione Ambiente e Lavori Pubblici, un atteggiamento gravissimo. Sì è troncato il dibattito, sono stati respinti tutti gli emendamenti del Pd, che vanno nella direzione di favorire le popolazioni colpite, di dilazionare i rimborsi, di continuare la sospensione delle imposte, di accelerare le procedure per la ricostruzione. È un atteggiamento grave, che rappresenta uno schiaffo alle popolazioni, ai comuni della zona rossa e del cratere, alle Regioni. Al Senato avevano respinto analoghi emendamenti del Pd, dicendo che sarebbe stata la Camera a correggere e migliorare il decreto. Qui alla Camera bloccano ogni modifica. Denunciamo questo atteggiamento e continueremo in aula la battaglia”.
(aggiornato alle ore 17.30)