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Cambio vaccino e rinunce, si spinge per anticipare le dosi di AstraZeneca

Tra cambio di vaccino (anche oggi verrà inoculato il prodotto Pfizer agli under 60) e rinunce, si spinge per utilizzare le dosi disponibili di AstraZeneca. Tanto che alcuni anziani nella fascia di età tra 70 e 79 anni hanno ricevuto venerdì sera la telefonata del proprio medico di famiglia che chiedeva la disponibilità ad essere vaccinati all’indomani con il farmaco anglosvedese. Alcuni hanno accettato, molti invece hanno rinunciato, nonostante le rassicurazioni arrivate a livello europeo e nazionale sulla sicurezza del vaccino, soprattutto per le persone al di sopra dei 60 anni.

Da ciascuna fiala che la sanità umbra ha consegnato ai medici di medicina generale si ricavano 11 dosi di vaccino AstraZeneca. La necessità di non sprecare le dosi, nonostante le rinunce, spinge i medici a rifare le liste dei propri mutuati da vaccinare, con multipli di 11. Con la Regione che chiede di utilizzare entro il fine settimana le dosi finora consegnate.

Tra l’altro, la scelta della sanità umbra di vaccinare con Pfizer gli under 60 nelle giornate di venerdì e sabato, in attesa di una precisa indicazione da parte del Ministero, ha fatto aumentare le scorte delle dosi di AstraZeneca. Al momento utilizzate per la fascia di età tra 70 e 79 anni (ma non per le persone estremamente vulnerabili) e per i richiami di personale scolastico e forze dell’ordine, che dovranno essere effettuati a maggio (cioè due mesi e mezzo dopo l’inoculazione della prima dose).

La Regione è stata costretta al cambio del vaccino per gli under 60 già prenotati dopo che negli ultimi 4 giorni erano state quasi 5 mila le disdette da parte di persone che non volevano ricevere il farmaco AstraZeneca.


Fioccano le disdette per AstraZeneca
nonostante le rassicurazioni, la Regione costretta
a cambiare strategia in attesa di chiarimenti


Da metà aprile dovrebbero essere disponibili in Umbria le prime 2550 dosi del nuovo vaccino, quello di Johnson & Johnson, batteriovirale (utilizza lo stesso principio del farmaco AstraZeneca) che ha il vantaggio di non dover essere conservato a basse temperature e non richiede richiamo. Vaccino che potrà essere somministrato dunque anche nelle farmacie, con le quali la prossima settimana la Regione dovrebbe chiudere l’accordo.