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Cambio al vertice dell'Arma / Il nuovo comandante dei carabinieri dell'Umbria è il generale Roberto Boccaccio

Il generale di brigata Antonio Pietro Marzo lascia oggi 10 febbraio, dopo circa due anni e mezzo, il comando della Legione Carabinieri Umbria per assumere l’incarico di direttore del Primo servizio dell’Ufficio coordinamento e pianificazione delle Forze di polizia presso il ministero dell’Interno.

Il nuovo comandante dei carabinieri dell’Umbria è il generale di brigata Roberto Boccaccio, fino a ieri vice direttore dell’Istituto superiore di Stato Maggiore interforze. Il “cambio della guardia” si è svolto stamattina nella caserma Garibaldi, sede del Comando Legione, davanti a una rappresentanza dell’Arma territoriale, ai delegati del Co.Ba.R. (l’organismo che si fa carico delle istanze dei carabinieri), dell’Associazione Nazionale Carabinieri, ai familiari dei Caduti e agli inviati della stampa, alla presenza del Vice Comandante Generale e Comandante Interregionale “Podgora”, Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette. L’alto ufficiale, nella mattinata si era recato a far visita alla vedova del maresciallo Daniele Casini, già comandante della Stazione carabinieri di Citerna, nell’Alto Tevere, deceduto in servizio il 28 gennaio scorso a causa di un grave incidente stradale.

Nel salutare i presenti, il generale Marzo ha ringraziato i militari per l’apporto fornito nel suo periodo di comando senza nascondere la propria emozione nel lasciare la terra umbra. Il generale Boccaccio, ha espresso la sua intenzione di incentrare la propria azione di comando sull’elemento “uomo-carabiniere” al servizio della collettività. Nell’intervento conclusivo, il Vice Comandante dell’Arma, ha ringraziato il Gen. Marzo per la proficua attività svolta augurandogli nuovi successi professionali e, dopo un breve riepilogo del curriculum vitae del generale Boccaccio, che ha alternato periodi di comando territoriale ad incarichi di Stato Maggiore, si è detto certo che si adopererà per garantire la continuità delle attività svolte dall’Arma in questo meraviglioso contesto sociale e territoriale.