Categorie: Cronaca Foligno

Cambiano nome al Ponte di Porta Firenze

Storicamente conosciuto come ‘Ponte di Porta San Giacomo’  poi comunemente definito ‘Ponte di Porta Firenze’ è indubbiamente uno dei simboli stessi della città, nonchè tra gli scorci in assoluto più rappresentativi del centro storico.
Il ponte rappresenta per Foligno l’ingresso principale dal nord, ed ha subito nel corso dei secoli diversi rimaneggiamenti e ricostruzioni, basti pensare che soltanto alcuni mesi fa sono state riscoperte le basi murarie dell’antica casetta del dazio che sorgeva nel piccolo isolotto a ridosso della struttura.
Per salvarlo dai piani del Consorzio della Bonificazione Umbra, secondo il quale doveva essere abbattuto e riedificato in versione futuristica per consentire i lavori di messa in sicurezza idrogeologica del fiume Topino, si mobilitò l’intera città con tanto di ferocissimi scontri politici ed un corteo di trattori giunto sin sotto il torrino del Palazzo Comunale.
Il ponte ottenne poi il riconoscimento e quindi il vincolo da parte della Sovrintendenza dei Beni Storici ed Architettonici dell’Umbria, salvandosi di fatto una seconda volta, dopo lo ‘scampato pericolo’ in cui già incorse durante la seconda guerra mondiale quando le truppe tedesche in ritirata, avevano preparato tutto per farlo saltare in aria dopo una strategica ritirata a seguito dell’arrivo degli alleati americani.
Collegamento strategico e fondamentale tra il centro storico e la campagna, via d’accesso e d’ingresso da e verso Perugia, ma anche originale punto di ritrovo per generazioni di folignati che si ritrovavano lì a gustare una rinfrescante fetta di cocomero o a prendere un gelato dalla mitica ‘Irma de lu fiume’ nell’indimenticabile chiosco ricavato su misura proprio tra il marciapiede ed il parapetto del ponte.
Ebbene, l’amministrazione comunale ha ora deciso di cambiargli nome, ribattezzandolo come ‘Ponte della Liberazione’. L’intitolazione avverrà nel corso della cerimonia ufficiale lunedì prossimo, 16 giugno, per la celebrazione del sessantesimo anniversario della liberazione di Foligno.
Ma nonostante la delibera burocratica, le modifiche toponomastiche e l’apposizione di una targa, c’è da credere che i folignati continueramo a chiamarlo semplicemente ‘Ponte di Porta Firenze’ (o delle papere, per le nuove generazioni) così come largo Antero Cantarelli viene ancora chiamato ‘Porta Todi’, largo Giovanni Falcone e Paolo Borsello ‘Plateatico’ e piazza Don Minzoni ‘piazzetta delle tartarughe’: evidentemente la tradizione locale resta più forte dei pur meritori e lodevoli tributi alla memoria.
Ed ora molti folignati insorgono: non si poteva consultare la cittadinanza? Magari ci pensino la prossima volta, quando – visto mai – gli dovesse prendere voglia di ribattezzare ‘Porta Romana’, ‘Piazza Spada’ o il vicino ‘Ponte della Vittoria’…