Arriva una “boccata d’aria” (letteralmente) per i cittadini di Calzolaro, da anni vessati dall’annosa questione delle emissioni odorigene provenienti dall’azienda Splendorini Ecopartner. Il ‘Servizio Autorizzazioni Ambientali’ della Regione Umbria ha infatti adottato, ai sensi della nuova legge in materia di impatto ambientale entrata in vigore a luglio, misure correttive dell’attività di recupero di rifiuti dell’impianto.
L’ufficio regionale ha ricostruito il percorso amministrativo delle numerose autorizzazioni succedutesi negli ultimi anni, ravvisando che “l’autorizzazione vigente deve essere ricondotta al trattamento dei soli rifiuti speciali, provenienti da utenze commerciali o industriali, e non anche di rifiuti urbani, provenienti da utenze domestiche. La verifica di assoggettabilità, conclusasi con la non necessità di Via (Valutazione Impatto Ambientale), ha valutato gli effetti ambientali del trattamento dei soli rifiuti speciali e non anche quelli, certamente più rilevanti, dei rifiuti urbani costituiti dalla frazione organica umida (Fou)“.
Trascorsi 30 giorni dalla data del 31 ottobre, in cui sono state disposte le nuove misure da parte del Servizio regionale, è pertanto vietato il conferimento all’impianto dei rifiuti urbani costituiti dalla frazione organica umida: “I gestori del servizio di raccolta – dicono dalla Regione – dovranno individuare soluzioni alternative“.
L’attività dell’impianto potrà proseguire utilizzando i rifiuti speciali provenienti dall’industria agroalimentare, comprese attività di ristorazione, nel rispetto di nuove prescrizioni in materia di scarichi ed emissioni, in particolare odorigene, in corso di adozione da parte del Servizio regionale.