Saranno il professor Giuliano Pinto per il settore storico, il professor Romano Vettori per quello musicale e il regista Alberto Negrin per lo spettacolo i giurati dell’edizione 2019 del Calendimaggio di Assisi, in scena dall’8 all’11 maggio 2019. A svelarli, il 25 aprile in una Sala della Conciliazione gremita, il Presidente dell’Ente Calendimaggio Lanfranco Pecetta, alla presenza del sindaco di Assisi, Stefania Proietti, dei componenti del consiglio direttivo dell’Ente, dei Priori e dei Partaioli delle due Parti, Magnifica Parte de Sotto e Nobilissima Parte de Sopra.
I tre giurati, selezionati dal presidente Pecetta analizzando i curricula pervenuti in base ad un criterio di competenza ed eccellenza, seguiranno lo svolgimento della manifestazione per valutare la parte musicale, storica e scenografica delle suggestive rappresentazioni ideate e messe in scena dalle due Parti. Il verdetto della giuria determinerà la vittoria dell’una o dell’altra Parte nella serata finale di sabato 11 maggio. “Come sempre non è facile individuare i nomi, ma ritengo che anche quest’anno la giuria sia di eccellenza, all’altezza della tradizione della festa”, il commento del Presidente dell’Ente Calendimaggio.
Intanto continuano gli eventi di avvicinamento alla Festa: il 29 aprile nella Sala della Conciliazione, alle 10 di mattina, saranno premiati gli alunni delle scuole che hanno partecipato al premio Carlo Lampone, nato per ricordare un figlio della città di Assisi, innamorato della Festa e grande organizzatore di molte edizioni e per passare l’amore per la Festa alle giovani generazioni. Il 30 aprile le due Parti presentano alla città le dieci fanciulle candidate a Madonna Primavera: appuntamento alle 18 nella Piazzetta della Chiesa Nuova, con l’omaggio anche dei Cantori di Assisi. Per gli eventi del 29 e 30 aprile è prevista una diretta in streaming a cura di Umbria Webcam, reperibile anche sul sito del Calendimaggio.
Il primo maggio sarà la volta di Sbandieratori e Balestrieri di Assisi, che daranno spettacolo dalle 15.30 in Piazza Santa Chiara. Il 2-3-4 maggio 2019, nell’ambito di Calendimaggio Open, al Palazzo Monte Frumentario vanno in scena lezioni su materiali e tecniche pittoriche dell’affresco. Il laboratorio (con orario 8-13) è gratuito e aperto alle scolaresche, prenotazione necessaria ai numeri 075.8138688 o 327.9079758. Nei giorni del Calendimaggio, inoltre, Calendimaggio Open propone La fiera di Bernardone, per vivere, gratuitamente, le atmosfere del Calendimaggio. Appuntamento dalle 10 alle 19 nella piazzetta della Chiesa Nuova (Piazzetta San Francesco Piccolino con tipiche botteghe medievali, e artisti, cantastorie e saltimbanchi e maghi, per vivere l’esperienza di una vera giornata medioevale. L’evento è liberamente accessibile al pubblico e adatto a grandi e piccoli. È inoltre aperta, nella doppia sede della Sala delle Logge e della Sala delle Volte, in Piazza del Comune, la Taverna dell’Ente Calendimaggio.
CURRICULUM SINTETICO PINTO – Giuliano Pinto è professore emerito di Storia medievale nell’Università di Firenze. I suoi studi hanno per oggetto prevalente la società italiana del basso Medioevo, con particolare attenzione agli aspetti economici, all’evoluzione demografica, ai rapporti tra città e territorio. Professore associato e docente in seminari in svariate Università Straniere, il prof. Pinto è Presidente (dal 2007) della Deputazione di storia patria per la Toscana e direttore (dal 1997) dell’“Archivio storico italiano” (la più antica rivista storica che si stampi in Italia). È inoltre membro dei comitati scientifici di svariate Fondazioni e centri di documentazione e del comitato di redazione delle riviste “Medicina e storia” e “Rivista di storia dell’agricoltura”.
CURRICULUM SINTETICO VETTORI – Nato il 26 giugno 1955 a Rovereto (Trento), nel 1981 si è laureato in Discipline della Musica (D.A.M.S.) presso l’Università di Bologna col massimo dei voti e la lode, con una tesi sulla musica alla corte dei principi-vescovi di Trento nel Rinascimento. Ha partecipato a vari convegni internazionali, presentando ulteriori approfondimenti di storia musicale tridentina e su aspetti storici e linguistici del madrigale e del mottetto cinquecenteschi. Ha fondato e tuttora segue l’ Accademia di Musica Antica – Antiquae Musicae Italicae Studiosi sezione di Rovereto. Ha costituito l’Ensemble vocale professionale Vox Hesperia sotto l’egida dell’Accademia Filarmonica di Bologna. Dopo l’abilitazione all’insegnamento, dal 1984 ha iniziato la docenza presso i Conservatori di Musica italiani (Storia della musica 1984 –1995, Direzione di Coro e Repertorio Corale per la Didattica della musica dal 1996 tutt’oggi). Di quest’ultima materia è dal 2006 titolare presso il Conservatorio “G. Tartini” di Trieste. Nel contempo ha continuato sia l’attività di ricerca sia quella di produzione ed organizzazione artistica. Tra i vari progetti anche alcuni nel campo del teatro musicale (Monteverdi, Haendel, Cimarosa).
CURRICULUM SINTETICO NEGRIN – Alberto Negrin è nato a Casablanca nel 1940 e vive a Roma. Fotografo, sceneggiatore, documentarista, regista televisivo, è autore, tra gli altri, di Perlasca, un eroe italiano e Gino Bartali, l’intramontabile. Tra gli attori che hanno lavorato con lui, Burt Lancaster, Susan Sarandon e Anthony Hopkins. Nel 1962 entra al “Piccolo Teatro”, dove è assistente alla regia di Giorgio Strehler, Orazio Costa, Virginio Puecher. Dal 1968 si dedica anche al cinema ed alla tv. Tra i suoi primi lavori lo sceneggiato per ragazzi Il gatto con gli stivali (1969), Racket, un’inchiesta del 1972 sul reclutamento di manodopera clandestina da parte della mafia. Negli anni ’80 realizza altri sceneggiati per la tv, tra cui la serie Io e il Duce (1985), sulle vicende private di Benito Mussolini. Nel 1990 gira una coproduzione USA, Il viaggio del terrore: la vera storia dell’Achille Lauro con Burt Lancaster. Negli anni ’90 e 2000 prosegue la sua opera di realizzazione di miniserie televisive dedicate a grandi personaggi, come Perlasca – Un eroe italiano, Gino Bartali – L’intramontabile e Pane e libertà, ritratto delle vicende umane e politiche del sindacalista Giuseppe Di Vittorio.