“Alleluia!”. Commenta con ironia, Sergio Gunnella, il presidente di Confavi Umbria, dopo la pubblicazione del Calendario venatorio. Di cui si chiedeva da tempo il via libera definitivo, nel rispetto dei tempi previsti dalla legge.
Gunnella commenta poi così: “Recita il Trovatore: c’era una volta un re. Quest’ultimo, a tempo perso, faceva l’assessore in un regno delimitato da confini appartenenti a una regione centrale dell’italica penisola, l’Umbria. Fra le sue tante “Deleghe”, ce n’ era una che l’assillava in particolar modo: la caccia. Ma soprattutto ce l’ aveva con quegli anarchici incalliti dei cacciatori. Quelli che pretendono di saper tutto solo perché esercitano con la passione negata ai più; quelli che si alzano di buon’ora e che, a ogni apertura dello sforzo di caccia, non riescono a chiudere occhio per tutta la notte. Quelli che conoscono il territorio come le loro tasche, che condividono vittorie e sconfitte solamente con il proprio Fido e non con gli altri. Gli stessi che sanno tutto di forre e di anfratti, di boschi & sudore. Quelli abituati a fare cose giuste anche quando nessuno li sta a guardare e, per contro, non fanno azioni che a loro non garbano, pur se perfettamente legali. Ma il reuccio li ignora. Non li ascolta. E, pur se interrogato, non risponde. Perfino quando il loro slancio li porta a pagare in anticipo per un gioco inventato senza regole, senza date e senza rispetto! Perlomeno fino alla divulgazione ufficiale (sempre ritardata) di un Calendario che dovrebbe, se pubblicato nei tempi canonici, santificare l’operato degli addetti ai lavori per l’intera stagione venatica. Ivi compresa quella che consente ai soli cacciatori in regola con i versamenti d’uso, di allenare i propri ausiliari in territorio ATC di competenza, prima dell’ apertura generale. Ma chi è colui che si sente in obbligo di pagare in anticipo, quando il Calendario che dovrebbe rendere pubbliche le regole e le date non esiste? Nessuno lo sa. E, come è giusto che sia…nessuno lo fa! E mentre qualcuno confida nella catalessi della riflessione e nel “non controllo coatto” da parte dell’ amministrazione inadempiente, in questa regione, ancora una volta, sono i balocchi a prendere il sopravvento sul rispetto dovuto alla categoria e alla legalità. Per motivi pratici non intendo soffermarmi sul merito dei contenuti tecnico/faunistici di questo calendario. A farlo, bontà loro, ci penseranno a tempo debito e strada facendo i cacciatori/contribuenti e…votanti”.