Primo incontro tra associazioni venatorie e Regione Umbria – presente l’assessore Morroni, oltre ai funzionari degli uffici – per la stesura del nuovo Calendario venatorio.
Una discussione che si è svolta in un clima stavolta molto collaborativo, dopo le numerose frizioni dei mesi scorsi tra l’assessore e i responsabili, in particolare, di alcune associazioni venatorie.
Il Piano nazionale per la tortora selvatica elimina i dubbi dello scorso anno sul Calendario venatorio per il prelievo di questa specie. Ma pone dei problemi pratici. In particolare, sulle modalità di rendicontazione del numero di capi abbattuti da ciascun cacciatori. Impossibile il conteggio online in tempo reale. Occorre studiare una soluzione. Per questo, le associazioni venatorie si incontreranno a breve, così da poter formulare delle proposte tecniche.
L’altro aspetto dibattuto riguarda l’inizio del prelievo del cinghiale. Da Terni si torna a chiedere una data differenziata, che si allinei con quella del vicino Lazio. La Regione è disposta a discuterne, qualora si possa fare.
La caccia al cinghiale, dunque, in provincia di Terni potrebbe iiziare dal 1° novembre.
Le associazioni venatorie hanno inoltre chiesto di rivedere il regolamento per gli appostamenti fissi, dopo i problemi sorti nella passata stagione. Anche in questo caso, la Regione è disposta a valutare le proposte che saranno avanzate dai cacciatori.