Dopo il confronto con le associazioni nella Consulta faunistico venatoria la Giunta regionale dell’Umbria ha preadottato oggi, giovedì 2 maggio, il Calendario venatorio 2024/25.
La novità principale rispetto alla bozza presentata nelle scorse settimane riguarda l’avvio della caccia al cinghiale, sposata a domenica 20 ottobre per tutto il territorio regionale (con conseguente chiusura il 19 gennaio). Nel documento firmato da sei associazioni venatorie (Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia, Italcaccia, Anuu e Cpa) era stato proposto di tornare alla tempistica differenziata per le due province. Ipotesi, questa, che non piace nell’Atc1. Da qui il compromesso di spostare in avanti l’apertura, con data unica, e comunque di domenica (e non di giovedì come era stato inizialmente previsto”.
La giornata di preapertura resta fissata a domenica 1 settembre per la tortora selvatica, esclusivamente da appostamento, con utilizzo dell’app per sospendere l’attività venatoria al raggiungimento del carniere prefissato per la Regione Umbria.
È inoltre intenzione dell’assessorato richiedere il parere sulla possibilità di inserire in preapertura anche la cornacchia grigia e la gazza. E questo per allungare la preapertura, che al termine del carniere della tortora si è risolta negli anni passati in un paio d’ore.
Rispetto a quanto raccomandato dalle associazioni venatorie, la Regione ha richiesto a Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), un parere sulla possibilità di estendere la preapertura allo storno. Nel documento i cacciatori chiedevano deroghe anche per fringuello e peppola, e per il contenimento a piccione torraiolo e tortora dal collare.
L’avvio generale della caccia è stabilito per domenica 15 settembre 2024, terza domenica del mese, e si chiuderà il 30 gennaio 2025, come previsto dalla legge nazionale.
I consiglieri regionali della Lega Manuela Puletti, Valerio Mancini e Marco Castellari, che avevano avanzato richieste nella direzione indicata dalle associazioni venatorie, chiedendo “più coraggio” all’Assessorato, hanno espresso soddisfazione per il parziale accoglimento delle reiterate richieste fatte.
“Scelte – hanno evidenziato Puletti, Mancini e Castellari – che potevano essere assunte da subito, ma l’importante è che si possa avere una stagione venatoria in Umbria che non mortifichi una categoria di grande tradizione qual è quella dei cacciatori. Siamo soddisfatti per il gran lavoro di squadra fatto, che sta portando a risultati auspicati da tempo. Un ringraziamento particolare – hanno concluso i tre consiglieri – va alle associazioni venatorie e alla Presidente Tesei per aver incontrato ed ascoltato le richieste del mondo caccia”. A metà aprile, infatti, la governatrice aveva incontrato le rappresentanze regionali delle associazioni venatorie, per parlare del cosiddetto emendamento Puletti ma in generale delle istanze che arrivano dal mondo della caccia.