L'informativa di Morroni sull'interrogazione di Puletti, che commenta: passo avanti nella direzione indicata dalla Lega, ora l'assessore solleciti Ispra
Caccia in preapertura in Umbria, il primo settembre, anche allo storno, oltre che al ridotto carniere della tortora, conteggiato con la app. Sempre che Ispra risponda in tempi congrui all’istanza presentata dalla Regione Umbria. Insieme alla richiesta delle piccole quantità su tortora dal collare, cormorano e piccione di città, strada tracciata per le deroghe dal Consiglio di Stato dopo la sentenza sul ricorso presentato dalla Regione Liguria.
Queste le informazioni fornite in Aula dall’assessore regionale Morroni in risposta all’interrogazione presentata dal consigliere della Lega Manuela Puletti per chiedere appunto gli intendimenti della Giunta sulla richiesta di prelievo in deroga per piccole quantità delle specie fringuello, peppola e storno e per il contenimento di tortora dal collare e piccione torraiolo. Per le prime due la richiesta non è stata fatta, ritenendo che si tratti di specie in diminuzione e quindi al di fuori della possibilità di deroghe. Per le altre si attende appunto la risposta dell’Ispra, compresa quella sull’ulteriore istanza per inserire lo storno in preapertura. Insieme al provvedimento atteso dalle associazioni venatorie per corvidi e gazze.
“Apprendiamo dall’assessore che nel giorno della preapertura della caccia in Umbria si potrebbe sparare anche allo storno, qualora arrivi in tempo l’atteso parare obbligatorio che la Regione ha richieste ad Ispra con una specifica istanza. Si tratterebbe di un passo verso la direzione indicata dalla Lega, che in più occasioni ha invocato più coraggio nell’elaborazione del Calendario venatorio, avanzando specifiche proposte sulla base delle istanze raccolte dalle associazioni venatorie umbre”. Il commento del consigliere Manuela Puletti.
Che aggiunge: “Del resto confrontando i Calendario venatori delle Regioni nell’ultima stagione, l’Umbria è tra quelle dove la preapertura risulta più contenuta, per tempi e specie cacciabili. Nelle vicine Marche, dove non a caso l’Assessorato della Caccia è a guida Lega, addirittura nel 2023 sono state effettuate sei giornate di preapertura per 9 specie. E in Toscana si possono cacciare, oltre alla tortora, la tortora dal collare, il piccione e lo storno, che sono le specie richieste in particolare dalla Lega in Umbria. Il tutto – prosegue Puletti – affinché la preapertura, attualmente prevista per la sola tortora con un carniere molto ridotto, non si riduca in sole due ore di caccia. E questo per rispetto dei cacciatori che attendono per mesi un appuntamento di così antica tradizione”.
“Peccato rimangano fuori dal contesto – commenta ancora l’esponente della Lega – i fringuelli e la peppola, come auspicato in altre sedi. Annunciata la conseguente integrazione del Calendario venatorio qualora i pareri arrivino nei tempi utili. Vista l’importanza di riuscire ad integrare il Calendario venatorio umbro, come sin dall’inizio richiesto dalla Lega, ho invitato l’assessore a sollecitare Ispra affinché i pareri richiesti siano forniti in tempi congrui. Considerando anche – conclude Puletti – l’atteggiamento tenuto in passato da Ispra in diverse occasioni, che è apparso più teso ad ostacolare l’attività venatoria che a consentirla nelle modalità previste dalla legge e sostenuta dai dati scientifici”.