E’ arrivato il via libera, in Terza Commissione regionale, alla proposta di modifica del Calendario venatorio preadottata dalla Giunta. Il primo settembre, dunque, in Umbria in preapertura, insieme al carniere complessivo di meno di 3mila tortore selvatiche con app, si potrà sparare alle specie cornacchia grigia, gazza, ghiandaia.
Non c’è il piccione di città, inizialmente inserito tra le deroghe dalla Giunta regionale nell’ultima modifica (motivata con la necessità di contenere specie che provocano danni all’agricoltura), specie sulla quale Ispra ha dato parere negativo. Un parere che, in base alla normativa è obbligatorio (cioè senza di esso i Calendari venatori non possono essere definitivamente approvati e pubblicati), ma non vincolante nel merito. Parere arrivato prima di Ferragosto, in tempo dunque per le modifiche in vista della preapertura, ma negativo appunto sulla deroga al piccione di città.
L’Assessorato, tuttavia, è intenzionato a non andare in deroga contro il parere di Ispra e quindi il piccione sarà tolto dalla delibera delle modifiche definitive al Calendario venatorio.
Resta la caccia ai corvidi, che almeno consentirà ai cacciatori il primo settembre di svolgere attività venatoria per tutta la giornata, senza dover tornare a casa, come avvenuto negli ultimi due anni, al raggiungimento del limite segnalato dall’app installata sui cellulari.
Una piccola consolazione, a fronte però di una certa delusione visto anche quanto previsto nei Calendari venatori di altre Regioni.