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Calendario venatorio, modifiche (forse) col contagocce

La Regione Umbria valuterà eventuali modifiche al prossimo Calendario venatorio, rispetto a quello adottato nella stagione 2022/23, soltanto se saranno avanzate “all’unanimità” dalle associazioni di rappresentanza dei cacciatori. Nella Consulta faunistica venatoria – alla quale, insieme ai rappresentanti dai cacciatori, erano presenti i delegati delle associazioni agricole, ambientaliste, degli Atc ed i tecnici dell’Ente – l’assessore regionale Roberto Morroni ha ribadito la propria linea. Saranno valutate solo proposte su cui tutti i cacciatori sono concordi. Comprese eventuali deroghe ad alcune specie, per le quali, sulla base della sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso presentato dalla Regione Umbria, entro aprile dovranno essere richieste ad Ispra le piccole quantità da abbattere. Altrimenti, sarà consentita in preapaertura la caccia alla tortora, con il limite del carniere personale e quello complessivo che sarà segnalato anche il prossimo anno dalla app.

Le possibili deroghe

Le associazioni venatorie si incontreranno nei prossimi giorni per verificare se tra le varie proposte avanzate ce ne saranno alcune che trovano l’unanime consenso, così da presentarle all’assessore. Non sui cinghiali, con la controversa richiesta di aperture provinciali differenziate che viene ripresentata da Terni. Così come non pare ci sia unità di vedute sulle modifiche per la lepre. Dalle associazioni agricole, oltre al problema dei cinghiali, viene posto anche il problema dei danni provocati da specie come storni e piccioni, sui quali l’Assessorato chiede però dati certi attraverso le denunce delle aziende agricole. Sulle deroghe a queste ed altre specie qualche novità potrebbe esserci nel prossimo Calendario venatorio, se le associazioni venatorie troveranno, appunto, l’unanimità e l’Assessorato vorrà recepirle, attraverso il passaggio con Ispra o seguendo altre strade. Questione su cui la Lega è tornata in pressing, in particolare con il consigliere Manuela Puletti, per la quale dopo la sentenza del Consiglio di Stato “non ci sono più alibi”.

L’incontro chiesto dai cacciatori a Tesei

Puletti prima firmataria dell’emendamento, approvato all’unanimità dal centrodestra a dicembre (i consiglieri di opposizione non avevano partecipato al voto) che ha modificato le modalità di accesso dei mezzi a motore sulla viabilità secondaria in Umbria. Le associazioni dei cacciatori hanno chiesto con una lettera unitaria indirizzata alla presidente Tesei un incontro, come fatto per i rappresentanti del Cai e dei motociclisti. Per parlare della questione “sentieri”, alla luce delle possibili modifiche alla norma su cui si dibatte, ma anche di altre criticità che riguardano il mondo venatorio. Una mossa che l’assessore Morroni non ha gradito, come manifestato durante la riunione della Consulta.