Salva la data del 30 gennaio di chiusura della caccia agli anatidi, ai turdidi e alla beccaccia | La sentenza comunicata anche al Ministero | La soddisfazione di Federcaccia
Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello proposto dalle associazioni ambientaliste/animaliste per la riforma della decisione cautelare del TAR Toscana, che aveva ritenuto di non concedere la sospensione del Calendario venatorio toscano 2022/23. In particolare, l’ordinanza 5685/2022 salva la data del 30 gennaio di chiusura della caccia agli anatidi, ai turdidi e alla beccaccia.
Federcaccia è stata l’unica associazione venatoria ad affiancare la Regione Toscana nella difesa del calendario venatorio. E il risultato ottenuto dinanzi al Consiglio di Stato è ovviamente di grande soddisfazione, per due principali ordini di ragioni.
La prima è che l’odierna ordinanza del Consiglio di Stato è stata resa anche nei confronti del Ministero della Transizione Ecologica, che ha affiancato, non senza sorpresa, le associazioni ambientaliste/animaliste. La seconda è che sembrano essere state condivise dal Consiglio di Stato le eccezioni processuali sollevate e discusse da Federcaccia. “Le associazioni ambientaliste/animaliste – argomentava Federcaccia – non sono legittimate a impugnare quei calendari venatori regionali che introducano misure più restrittive della caccia e quindi si rivelino più favorevoli per la tutela dell’ambiente”.
“Le associazioni ambientaliste/animaliste – l’altro aspetto rilevato – non possono proporre ricorso avverso i calendari venatori regionali limitandosi a rifarsi al parere dell’Ispra e ai Key Concepts, dovendo invece farsi carico di censurare specificamente, una per una, le motivazioni assunte dalle Regioni per discostarsene”.
Forte di questo successo dinanzi al Consiglio di Stato, che fa seguito ad altri precedenti dinnanzi a Tribunali Amministrativi Regionali, Federcaccia annuncia che continuerà con ancor maggiore determinazione nella difesa dei valori dell’attività venatoria affinché, anche in sede giudiziaria, questi vengano riconosciuti senza pregiudizi e nel rispetto delle regole processuali.
“Ancora una volta le posizioni e le argomentazioni sostenute da Federcaccia hanno dimostrato la loro validità e fondatezza – ha dichiarato il presidente nazionale Massimo Buconi, apprendendo dell’ordinanza odierna –. È la riprova che i Calendari venatori se ben costruiti e debitamente motivati possono superare attacchi pretestuosi e squisitamente ideologici. Non posso che ringraziare vivamente l’Avv. Alberto Maria Bruni, che ancora una volta ci ha rappresentati con professionalità e altissima competenza. Un grazie anche al lavoro del nostro Ufficio Studi e Ricerche e in particolare del Dottor Michele Sorrenti”.
“Un risultato importante che riconferma la validità dell’attuale Calendario Venatorio Toscano per tutta la stagione 2022/2023 – gli ha fatto eco il Presidente Regionale Federcaccia Marco Salvadori – Un esito in cui abbiamo creduto fortemente e per il quale Federazione Italiana della Caccia, sia di fronte al Consiglio di Stato che precedentemente al Tar, è stata l’unica associazione venatoria costituitasi al fianco della Regione a tutela dei propri tesserati e di tutti cacciatori toscani”.