Calendario venatorio, gli ambientalisti fanno appello al Consiglio di Stato

Calendario venatorio, gli ambientalisti fanno appello al Consiglio di Stato

Massimo Sbardella

Calendario venatorio, gli ambientalisti fanno appello al Consiglio di Stato

Nuovo ricorso per anticipare la chiusura della caccia a turdidi, acquatici e beccacce, Regione e associazioni venatorie preparano le controdeduzioni
Gio, 28/11/2024 - 20:47

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Le associazioni ambientaliste fanno appello al Consiglio di Stato chiedendo di riformare parzialmente la sentenza del Tar dell’Umbria (n. 670/2024) sul Calendario venatorio. La richiesta è quella di fissare la chiusura della caccia ai turdidi al 31 dicembre e ad acquatici e beccaccia al 10 gennaio, “in conformità ai Key Concepts Italia. O in subordine, di seguire l’indicazione di Ispra, fissando la chiusura ai turdidi al 9 gennaio, per gli acquatici al 20 gennaio e per la sola beccaccia al 30 dicembre.

Il nuovo ricorso in appello per conto di Lipu, Wwf Italia, Lav, Enpa e Lndc è stato presentato dagli avvocati Federica Ciciliani e Andrea Filippini. Contro la Regione Umbria e nei confronti di Atc Perugia 1 e le associazioni venatorie intervenute ad opponendum innanzi al Tar, cioè Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia e Cpa. Associazioni che stanno già preparando le loro memorie per difendere le date di chiusura della stagione di caccia alle specie per le quali gli ambientalisti tornano invece a chiedere l’anticipo.

I legali degli ambientalisti ritengono che la sentenza del Tar che aveva dato ragione a cacciatori e Regione sia contraddittoria e non abbia applicato l’art. 18 della legge 157/92 e, per quanto riguarda il diritto comunitario, la Direttiva Uccelli e Key Concepts Italia 2021.

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