Dopo la riunione della Consulta venatoria regionale, in cui è stato discussa un’ipotesi di Calendario formulata da alcune associazioni – accompagnata da una lettera allegata siglata dai regionali di Fdci, Anlc, Anuu, Italcaccia Cpa con indicazioni in subordine – si attende che gli uffici della Regione Umbria elaborino, entro la metà di aprire, una bozza di Calendario, con le eventuali proposte in deroga. Ma intanto, anche per i contrasti emersi durante la riunione della Consulta, prosegue il dibattito, soprattutto nel mondo venatorio, fra le associazioni ed all’interno di esse.
Riceviamo e pubblichiamo la posizione della Federcaccia Umbra:
La formulazione del Calendario venatorio regionale deve essere affrontata con la massima serietà, nel pieno rispetto delle direttive europee e delle normative vigenti. È fondamentale garantire ai cacciatori la possibilità di esercitare la propria passione in modo regolamentato, evitando ingiuste limitazioni, ma sempre nel rispetto della sostenibilità faunistica e ambientale.
L’assessore Meloni, nell’ultima riunione della Consulta Venatoria, ha ribadito l’impegno a rispettare i tempi previsti dalla legge per l’approvazione del calendario venatorio, assicurando l’inclusione di tutte le specie cacciabili per il periodo massimo consentito.
Inoltre, gli uffici regionali lavoreranno per attivare tutte le cacce in deroga consentite, tutelando così le tradizioni venatorie e garantendo certezze agli appassionati.
Auspichiamo che venga inoltre approfondita con la massima attenzione la possibilità di prevedere la chiusura alla specie beccaccia al 31 di gennaio o in alternativa di consentire dal 20 al 31 gennaio la possibilità di addestrare il cane da ferma senza il porto di fucile e con apposite schede di censimento elaborate dagli uffici regionali che avranno lo scopo di raccogliere dati utili per il futuro.
L’impegno manifestato rappresenta un segnale importante: la caccia deve essere regolamentata con equità e coerenza, senza pregiudizi ideologici, ma con un approccio basato su dati scientifici e sulle reali esigenze del territorio.
Federcaccia sarà in prima linea per difendere il diritto alla caccia nel rispetto delle regole e non si lascerà coinvolgere in strumentalizzazioni politiche da chi intende affermare impropriamente che le nostre proposte abbiano il solo scopo di mettere in difficoltà gli attuali amministratori regionali.
Allo stesso modo, non accettiamo che venga messa in discussione la correttezza del comportamento dei cacciatori per giustificare eventuali restrizioni sulle giornate di preapertura, ipotizzando abbattimenti di specie non consentite.
Consentire una, due o più giornate di preapertura, includendo oltre ai corvidi anche altre specie nocive da contenere, rappresenta una misura utile per la prevenzione dei danni e per una gestione sostenibile del territorio.
Qualora però nel corso delle istruttorie dovessero presentarsi problematiche per l’inserimento di specie in deroga che potrebbero dare adito a ricorsi riteniamo doveroso rinunciare ai giorni di preapertura ed avviare la stagione venatoria direttamente con l’apertura generale.
Federcaccia Umbra
