Diverse esigenze tra le province, dubbi comuni sull'inizio di giovedì. Si riuniscono le associazioni venatorie per concordare una proposta
In Umbria si potrà caccia il cinghiale dal 17 ottobre al 16 gennaio, secondo la bozza del Calendario venatorio 2024/25 che l’Assessorato regionale ha inviato alle associazioni al termine della Consulta faunistica venatoria.
Una seduta nella quale da Terni si è tornati a chiedere un’apertura differita per provincia, con l’avvio nella parte sud della regione all’inizio di novembre. La Regione ha però scelto di individuare ancora l’apertura generalizzata a metà ottobre per tutto il territorio regionale, spiegando che tale scelta è dettata anche dalla mobilità degli ungulati nelle aree di confine. Difficile quindi che si torni indietro, considerando che l’assessore Morroni ha ribadito la linea che sarà tenuta: eventuali modifiche alla bozza Calendario venatorio, che ricalca quello dello scorso anno, saranno prese in considerazione solo se presentate all’unanimità da parte delle associazioni. E sulle date della caccia al cinghiale ci sono idee diverse, anche all’interno di alcune associazioni, tra i rappresentanti di Terni e Perugia.
Possibile, invece, che si concordi una richiesta per l’avvio alla caccia al cinghiale nel fine settimana, anziché il 17 ottobre, che è un giovedì.
Nei prossimi giorni i referenti delle associazioni venatorie si incontreranno, per provare a concordare una lista di proposte comuni da sottoporre all’assessorato. Anche perché sulle deroghe per alcune specie, nel caso in cui si intenda seguire la strada tracciata dal ricorso presentato dalla Regione Liguria e accolto dal Consiglio di Stato, entro aprile devono essere presentate le richieste delle piccole quantità che l’Ispra deve puntualmente concedere.
Anche per questo la prossima Consulta faunistica venatoria sarà convocata entro i primi giorni di aprile.