Il 30 settembre in Umbria si potrà andare regolarmente a caccia. Lo precisa la delibera n. 762/2023 con cui la Giunta regionale fa chiarezza rispetto a un errore contenuto nel Calendario venatorio, segnalato dai consiglieri della Lega Manuela Puletti, Marco Castellari e Valerio Mancini responsabile dipartimento caccia della Lega Umbria, che avrebbe creato confusione tra i cacciatori.
“La nostra richiesta – commentano i tre esponenti della Lega – è stata accolta, a dimostrazione di come l’attenzione della Lega nei confronti del mondo venatorio sia sempre particolarmente alta e partecipativa”.
“Sulla data del 30 settembre – proseguono – l’assessore Morroni questa volta ci ha ascoltati e lo ringraziamo. Sarebbe auspicabile che lo stesso avvenisse anche su altre questioni poste dalla Lega dopo un confronto con le associazioni venatorie e del mondo agricolo. Il riferimento ad esempio è alla richiesta da portare in Conferenza Stato – Regioni la mozione della Lega approvata un anno e mezzo fa, che chiedeva di allungare di due mesi la caccia al cinghiale, un atto approvata in Aula su una nostra specifica istanza, alla luce dei gravi problemi segnalati dal mondo agricolo e per ragioni sanitarie, visto l’aumentato rischio di diffusione della Peste suina africana (Psa) ormai in molte regioni d’Italia. Situazione analoga per la deroga per storno e tortora dal collare, che non sono stati inseriti, a differenza di quanto avvenuto in Toscana e nelle Marche. Su questa problematica abbiamo presentato un’interrogazione, sarà quindi l’Aula che ci darà delle risposte”.
Gli esponenti della Lega sollecitano poi l’assessore Morroni su un altro aspetto, particolarmente sentito dai cacciatori: “Quest’anno, a differenza di quanto avviene tradizionalmente, la giornata di addestramento cani è prevista di lunedì, anziché di domenica. Una scelta politica che di sicuro non agevola i cacciatori che lavorano: piccole accortezze, che indicano comunque un’attenzione verso il mondo venatorio e che auspichiamo di vedere nell’azione politica dell’assessorato”.