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Calendario venatorio allodola salva, ma ancora scintille in maggioranza

L’allodola, in Umbria, sembra essere al riparo da possibili limitazioni rispetto a quanto previsto nel Calendario venatorio. Ma nel becco non porta il ramoscello d’ulivo che dovrebbe segnare la pace all’interno della maggioranza in materia venatoria.

La risposta data nel Question time di Palazzo Cesaroni dall’assessore Roberto Morroni (Forza Italia) al quesito posto dai consiglieri della Lega Manuela Puletti (prima firmataria) e Valerio Mancini, ha evidenziato ancora una volta il corto circuito nel confronto, all’interno della maggioranza, sui temi caccia e pesca.

I timori di Puletti e Mancini

Puletti e Mancini, nell’interrogazione protocollata a metà aprile, chiedevano chiarimenti alla Giunta regionale sul prelievo venatorio della specie allodola in Umbria. Alla luce della relazione, discussa il 24 febbraio al tavolo tecnico del Ministero dell’Agricoltura, in cui si lamentava la rendicontazione lacunosa di Lazio, Calabria e Umbria circa i prelievi di allodole in queste regioni.

Una carenza, era il timore che i due consiglieri della Lega avevano raccolto dalle associazioni venatorie, che avrebbe potuto portare ad una limitazione della caccia all’allodola, molto praticata in Umbria. E sottoposta, insieme al prelievo della tortora selvatica e della coturnice, a specifiche limitazioni da parte della Commissione Europea. Da qui, in particolare, l’uso dell’app per il prelievo della tortora.

La risposta di Morroni

L’assessore Morroni ha risposto che il quadro di riferimento per il prelievo venatorio dell’allodola non risulta modificato rispetto alla precedente stagione venatoria 2022-2023. Chiarendo che i dati disponibili, relativi alla rendicontazione degli abbattimenti e alle azioni di miglioramento ambientale, sono stati trasmessi all’Ispra e al Ministero dell’Ambiente per gli adempimenti previsti dalla normativa comunitaria e nazionale.

“La possibilità di prelievo dell’allodola – ha informato – è stata pertanto inserita all’interno della proposta di Calendario venatorio 2023-2024 adottato dalla Giunta regionale, con delibera, lo scorso 26 aprile. La proposta di calendario è stata inoltrata alla Terza commissione consiliare e all’Ispra per l’acquisizione dei pareri previsti dalla vigente normativa. Non risultano quindi le problematiche sollevate nell’interrogazione”.

Corto circuito comunicativo

Risolto, dunque, il possibile problema della tortora, resta quello della difficile comunicazione tra l’assessore Morroni e i consiglieri Mancini e Puletti che, all’interno della maggioranza, si sono fatti in questi anni più volte portatori delle istanze del mondo venatorio e della pesca.

“Ricordo all’assessore che se ci sono comunicazioni rispetto alle nostre sollecitazioni e alle nostre
azioni sarebbe importante che ci venissero trasmesse, se lo ritiene opportuno” ha detto Puletti nella sua replica. Evidenziando la singolarità di una forza di maggioranza che deve ricorrere alle interrogazioni per avere dall’Assessorato le informazioni richieste dalle associazioni venatorie. Quando basterebbe rispondere ad un messaggio ricevuto sul telefonino.