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Caldo eccezionale, cresce il numero di accessi al pronto soccorso di Perugia

Dopo alcuni giorni di caldo eccezionale, sono iniziate le prime ricadute sui servizi di assistenza sanitaria. Negli ultimi due giorni è infatti cresciuto il numero di persone arrivate in ospedale con evidenti segni di disidratazione. In alcuni casi, dopo il reintegro dei liquidi e dopo alcune ore di osservazione, sono state disposte le dimissioni; in molti altri, oltre il 60%, si è reso necessario il ricovero in ospedale.

A sottolineare il fenomeno è il responsabile del Pronto Soccorso del Santa Maria della Misericordia dottor Marco  Rondini che, in una nota diffusa dall’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, richiama l’attenzione di tutti i cittadini: “È sempre raccomandabile stazionare in ambienti refrigerati o restare in casa durante le ore più calde,  ma è anche indispensabile, soprattutto per le persone anziane, bere molta acqua. Nelle giornate di venerdì e sabato sono arrivate in ospedale circa 20  persone disidratate. E’ opportuno siano i familiari a vigilare su soggetti anziani perché ,nella maggioranza dei casi,  non avvertono la necessità di bere”.

I consigli – Il perdurare delle temperature torride, che si protrarranno ancora per alcuni giorni, inducono i medici a lanciare un appello attraverso i media e il dottor Rondini chiede di alzare la guardia: “abbiamo fronteggiato bene la situazione caldo, ma gli accessi delle ultime 48 ore creano qualche preoccupazione. Per evitare intasamenti  nei servizi di assistenza è necessario attivarsi nel rispetto delle norme più comuni della prevenzione. Tra queste quelle di fare generoso uso di acqua, se necessario anche 2/3 litri al giorno”.

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