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Calcio:intercettazioni Catania, anche la Ternana nella bufera

Anche la squadra rosso-verde finisce nella bufera Catania. Tra le cinque partite che secondo la Procura di Catania la squadra etnea ha comprato per garantirsi la salvezza in B e scampare dalla retrocessione, ci sarebbe anche quella giocata contro la Ternana e vinta 2-0 il 24-04-15.
Due sono i nomi “caldi” al centro della vicenda, entrambi appartenenti a due giocatori della Ternana, Jens Janse, già iscritto nel registro degli indagati e il capitano Pasquale Daniele Fazio, che non è indagato ma compare nelle intercettazioni. Quest’ultimo si è subito ‘sfilato’, dichiarando sul suo profilo Facebook di essere “Completamente estraneo”. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, in effetti, Fazio avrebbe rifiutato la proposta illecita, ma se ciò venisse confermato, rischierebbe comunque sei mesi di squalifica per omessa denuncia.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, alla vigilia della sfida Catania-Ternana, Pulvirenti, Delli Carri, Di luzio, Milozzi, Arbotti, Cosentino ed Impellizzeri, “in esecuzione del medesimo disegno criminoso”, si sarebbero messi in contatto con i due giocatori della squadra rosso-verde per corromperli, portandosi così a casa una vittoria assicurata per il Catania.
Nel corso della trattativa, scrivono gli inquirenti, il procuratore Di Luzio avrebbe anticipato a Delli Carri che avrebb di avere parlato dei giocatori oggetto della compravendita come di ragazze che dovevano partecipare ad una festa venerdì sera, un’italiana, Lina e la straniera Jessica.
Sia Di Luzio che Delli Carri poi, utilizzando il noto sistema ‘a catena’ avrebbero sollecitato con insistenza Arbotti per ottenere una risposta definitiva sull’effettivo esito della trattativa.
E sono 19.25 quando finalmente Arbotti avrebbe contattato Di Luzio da una cabina telefonica con la conferma che le due “ragazze” avrebbero partecipato alla “festa”. A questo punto Di Luzio chiama Delli Carri informandolo che le due ragazze sarebbero partite “con il treno delle 2 e delle 13”. Numeri questi corrispondenti alle maglie dei due giocatori, Janse che indossava la maglia 2 e Fazio la 13.
Come si legge dal suo profilo Facebook, Fazio ha negato di “essere mai stato avvicinato da persone interessate a concordare l’esito delle partite” e ha dichiarato di aver conferito ai propri legali l’incarico di tutelare i propri interessi “nelle sedi più appropriate”.