Calcio, “Fuori dal campo i genitori che istigano violenza”  - Tuttoggi.info

Calcio, “Fuori dal campo i genitori che istigano violenza” 

Redazione

Calcio, “Fuori dal campo i genitori che istigano violenza” 

La dura e coraggiosa presa di posizione delle dirigenze del Bevagna e Gran ducato di Spoleto
Mer, 01/06/2016 - 08:52

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di Cristiana Mapelli e Sara Cipriani
Una presa di posizione coraggiosa, quella della società sportiva Acd Bevagna: fuori dai campi di calcio i genitori che istigano i ragazzi alla violenza o che si rendono loro stessi protagonisti di atteggiamenti rissosi o intolleranti. E ancora, un appello agli organi federali regionali ad intervenire sul regolamento, dopo gli incresciosi fatti avvenuti durante il torneo giovanile ospitato a Bevagna domenica scorsa. Avvenimenti che, purtroppo, hanno trasformato quella che doveva essere una bella giornata di sport per ragazzi e famiglie in una brutta domenica.
I fatti – Nella mattinata di domenica ha preso il via il Memorial “Antonio Boldrini”, torneo per ragazzini in memoria di uno storico dirigente scomparso, “persona straordinaria – si legge nella nota del Bevagna – che tanto ha dato e continua a dare insieme alla propria famiglia, perorando la causa della crescita del movimento sociale e calcistico bevante”. Le prime tensioni in gara avvengono durante il match della Ducato di Spoleto con i romani della Garbatella. Poi, nella finale tra gli spoletini ed il Perugia Calcio, con i ducali avanti 2-1, durante la quale qualche entrata dura induce l’allenatore dei piccoli grifoni, parliamo della categoria ‘Pulcini’, a ritirare la squadra prima del fischio finale, facendo così aumentare le tensioni in campo e sulle tribune. Ma negli spogliatoi gli organizzatori riescono a portare la tranquillità e i giovanissimi rientrano in campo con il sorriso per terminare la partita e per la premiazione finale. Questi i fatti, secondo le testimonianze di molti presenti, genitori e sportivi, di cui si legge nella nota dell’Associazione sportiva “né la società Ducato né tantomeno il Perugia calcio hanno dato vita ad alcuna sorta di “tafferuglio” di alcun genere (al massimo un piccolo diverbio fra due ragazzini terminato immediatamente)”.
Ma l’intensa giornata non è ancora finita: nella stessa nota stampa, l’acd Bevagna, organizzatrice del torneo, racconta quanto accaduto all’interno del proprio impianto sportivo per la finale del torneo categoria Allievi “Città di Bevagna” (ore 22 circa) fra Asd Spello ed Acd Trevi: “A dieci minuti dallo scadere della suddetta partita alcuni ragazzi, dirigenti e genitori davano vita ad uno spettacolo indecoroso venendo alle mani ed inveendo fra loro con insulti e situazioni poco consone per una sana giornata di sport che, invece, si è trasformata in un “teatrino del ridicolo” del quale, si spera, le società in evidenza prenderanno (ne siamo certi!) i dovuti provvedimenti del caso rispetto a chi ha contribuito all’indecenza descritta. Il Bevagna calcio, pertanto, si dissocia fermamente da quanto accaduto, stigmatizzando e condannando apertamente i tafferugli avvenuti fra le parti (tanto da dover far ricorso all’intervento delle forze dell’ordine). In futuro, nella riorganizzazione di tale manifestazione, si prenderanno le dovute cautele e si faranno opportune considerazioni su chi possa prenderne parte o meno”.
Insomma, chi si comporta in modo indegno, non verrà più invitato. Tanto più che l’Acd Bevagna “dà concreta applicazione ad un codice etico di condotta fra i propri tesserati di ogni categoria facendo leva in primis, al di la dei risultati sportivi, sulla lealtà, la correttezza ed un minimo di “stile” comportamentale”. Lamentando che “Non è giusto che chi organizza tornei e momenti di aggregazione fra ragazzi del comprensorio, debba veder vanificati i propri sacrifici da tali fattispecie”. Episodi che accadrebbero dunque con una certa frequenza, ed  ecco perché proprio l’Acd Bevagna intende formalizzare per iscritto alla Federazione quanto anticipato in precedenza, e cioè che sia data alle società (in assenza degli arbitri e nel caso di partite tra bambini, è prevista l’autoregolamentazione, senza giacchette nere) la possibilità “di allontanare i genitori che assumono comportamenti scorretti e di istigazione alla violenza”.
Episodi che possono però accedere in qualsiasi ambito sportivo nell’accendersi del tifo, ma che possono recuperare valore se, come in questo caso, diventano spunto di riflessione e motivo di miglioramento. Ragioni che hanno spinto anche  l’Asd Ducato Calcio, ad inviare alla stampa la propria posizione: “In merito ai fatti occorsi in occasione della partita in oggetto intende doverosamente precisare che, pur prendendo le distanze come Associazione Sportiva dai fatti riportati che, se necessario, dovranno essere accertati, ritiene riduttivo entrare nel merito delle responsabilità nella convinzione che sia sempre deprecabile dover parlare di episodi che (anche se di lieve entità) nulla hanno a che fare con il mondo dello sport, soprattutto quando si parla di attività promosse in favore di atleti dei settori giovanili, come il torneo organizzato dall’Acd Bevagna”. Nella nota stampa, l’associazione sportiva ritiene che se anche i fatti possano essere stati enfatizzati dalla stampa, un problema sociale tuttavia esiste. “Sembra sia stato riscontrato che i comportamenti posti in essere in occasione della partita in oggetto indicata siano da ricondurre ad isolati criticabili atteggiamenti ed a qualche diverbio avvenuto tra alcuni bambini in campo e taluni tifosi/genitori presenti sugli spalti. L’Asd Ducato Calcio, in ogni caso, cercherà sempre di più e per quanto di competenza, di evitare che si verifichino situazioni simili impegnandosi a promuovere iniziative di sensibilizzazione nei confronti di tutte le componenti che ruotano intorno al mondo del calcio, soprattutto intorno ai settori giovanili ed alle scuole calcio (dirigenti, accompagnatori, tecnici, genitori e familiari dei giovani calciatori, ecc.). Giova sottolineare che quest’anno i nostri atleti della categoria giovanissimi 2003 hanno vinto la coppa messa in palio per la disciplina sportiva”.

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