Luca Biribanti
Il calcio è anche questo visto che il regolamento parla chiaro e dice che in 6 non si può giocare. Il fatto è successo al comunale di Bassano in Teverina dove era di scena la partita tra le squadre di Sporting Attigliano e Monte Castello Vibio, militanti in 2° categoria. I ternani sono primi nel girone E, mentre i perugini primi del girone D e sono raggruppati nello stesso girone di coppa umbra, appaiati a 9 punti. All'Attigliano bastava un pareggio per accedere alle semifinali di coppa, mentre al Castello serviva una vittoria. Alla mezzora del primo tempo Baracchini portava in vantaggio l'Attigliano scatenando il nervosismo degli avversari che al 40' ha trovato sfogo in un minuto di follia. Un giocatore del Castello di Vibio commette un fallo su un avversario, l'arbitro, signor Paolo Brodoni di Otricoli fischia, ed è il caos. Il giocatore 'reo' del fallo protesta pesantemente e viene espulso. A quel punto intorno all'arbitro si accende una mischia con un capannello di giocatori che lo circondano minacciosamente. Brodoni espelle altri 2 giocatori per proteste, ma la mossa, invece di placare gli animi, esaspera quelli del Monte Castello di Vibio che continuano a inveire contro il direttore di gara. L'arbitro, forse nel pallone o forse spaventato, non sa più gestire la situazione ed estrae altri 2 rossi. I conti sono presto fatti: 5 cartellini rossi in un'unica azione di gioco e il Monte Castello di Vibio non può più giocare. L'Attigliano vince 3 a 0 a tavolino.
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