Il TSC&PRECI prosegue la preparazione al prossimo turno di campionato che si giocherà in trasferta contro il Portos. Chiediamo a Damiano Basile, Team Manager della squadra Umbro-Capitolina, un commento a questa importante partita. Allora Damiano, il Portos è una di quelle squadre che si è sicuramente rinforzata rispetto al girone d'andata, che tipo di partita ti aspetti? “Sarà sicuramente una gran bella partita, neve permettendo. E' vero, il Portos si è ben rinforzato con tante nostre ex e questo mi fa piacere perché significa che in passato abbiamo fatto un bel lavoro a livello tecnico. E' ovvio che come all'andata dobbiamo prenderci i tre punti senza se e senza ma, perché con la sfida tra Montesilvano e Kick Off potremo avere l'occasione di allungare a +6. So che loro hanno qualche defezione rispetto al quintetto ideale ma anche noi non siamo messi benissimo visto che Giustiniani è ancora out, Alvino deve ancora recuperare, Tolotti ha una infiammazione al ginocchio e Sias è fuori dai giochi per una distorsione, sempre al ginocchio…insomma qualche acciacco ce lo abbiamo anche noi. Ma penso che nonostante tutto ne possa venire fuori una grande partita, anche perché ci farà piacere giocare contro una società amica con cui abbiamo intrapreso una collaborazione per me molto positiva”. Dopo il Portos vi aspettano Montesilvano e Lupe, un trittico di partite sicuramente decisive per la stagione del TSC&PRECI, più per i punti che si possono perdere o per le possibili conseguenze psicologiche di risultati inaspettati? “Dico la verità, se battiamo Portos e Montesilvano è ovvio che la situazione potrebbe essere di un largo vantaggio sulle seconde, poi si potranno affrontare le gare successive stando attenti alla condizione psicologica perché Lupe ed Isolotto potrebbero farti sperperare il vantaggio acquisito. Direi però che sarà molto importante vincere queste due gare, anche perchè il 12 febbraio ci sarà la giornata rosso-verde e sarà una grande occasione per noi e per la città di Terni di festeggiare qualcosa di bello, soprattutto il ritorno al grande calcio a 5 di Serie A.” Comincia ad essere già tempo di calcetto-mercato, qualche indiscrezione da un addetto ai lavori come te? Continuerà l'affluenza di giocatrici straniere nel nostro campionato? “Non saprei che dirti, perché per ora sono approdate solo italo-sudamericane che hanno già giocato da noi in Italia. Lucilèia e Gasparini a parte, che però ancora non riusciamo a vedere all'opera. Anche perché i tempi sono sempre più difficili, sia per le condizioni economiche, sia per la burocrazia che di certo non aiuta e che anzi fa sprecare ancora più risorse economiche. Penso comunque che bisogna sempre dirigersi verso i nuovi talenti indipendentemente dalla nazionalità o il luogo di nascita. Come dico sempre, tutto si può costruire ed allenare meno che i piedi! Se c'è la qualità, su tutto il resto ci si può lavorare. Certo è che questo campionato ha bisogno di qualità tecnica e se approderanno ragazze con qualità sempre maggiore andremo verso un grande futuro. Il bello di questo sport è questo: la qualità nella rapidità, per questo non si deve giocare al calcio su un campo più piccolo, ma al calcio a 5. Basterebbe anche solo che gli addetti ai lavori di ogni società si girassero al sabato pomeriggio le serie inferiori o i campionati parrocchiali, secondo me si troverebbero tanti talenti persi, certo poi è un altro discorso riuscirli a convincerli a fare la Serie A con l'impegno e la serietà che ne conseguirebbero. Noi siamo l'unica società in Italia che ha deciso di avere una Under 21 vera e propria e questo penso che a lungo andare possa giovarci soprattutto per far fare esperienza a giovani talenti…in qualunque posto siano nati.”