Forse aveva un particolare rancore nei confronti della Polizia, che più volte lo ha denunciato di recente e lo ha segnalato all’Autorità giudiziaria per violazione dell’obbligo di dimora. O forse era semplicemente in stato di alterazione per aver consumato alcolici o droga.
Certo è che il 6 marzo, poco dopo le 1.00, M.B., 25enne, ha avuto la brillante idea di raggiungere Via Bartolo e iniziare a prendere a calci e pugni una delle porte a vetri del Posto di Polizia in centro storico. Benché la sua “impresa” non abbia determinato danni visibili, ad un certo momento il giovane deve essersi comunque ritenuto soddisfatto, tanto da allontanarsi lungo via Ulisse Rocchi. Nel frattempo, però, la Volante era stata avvisata dell’accaduto ed era giunta in zona, mettendosi alla ricerca del marocchino. Questi è stato rintracciato non molto lontano, in via Pozzo Campana.
A questo punto, gli agenti, notando alcune escoriazioni alle mani del soggetto e i suoi vestiti macchiati di sangue, hanno chiesto spiegazioni e il 26enne ha cercato di giustificarsi dicendo di esser stato appena aggredito.
La sua versione, ovviamente, non ha convinto gli operatori, che perciò hanno condotto M.B. in Questura, dove, visionando le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza del Posto di Polizia, hanno avuto la certezza che fosse proprio lui il responsabile dell’episodio.
Per lui, una denuncia per tentato danneggiamento aggravato e per offesa al prestigio di un corpo amministrativo e una segnalazione all’Autorità giudiziaria per la nuova violazione dell’obbligo di dimora; ha l’obbligo di permanere nella propria abitazione la sera.