Si stimano 80mila umbri positivi, ma gran parte sfuggono al tracciamento | Sono 404 i sanitari contagiati e circa 9400 studenti
Cala ancora la curva dei contagi Covid in Umbria, più di quanto si osserva a livello nazionale. Indicazione confermata anche dall’attuale indice Rt, che in Italia è intorno a 1 e in Umbria a 0,78.
Dall’analisi del Nucleo epidemiologico dell’Umbria arriva quindi un cauto ottimismo. Rafforzato dalla situazione negli ospedali, con i ricoveri ordinari dei pazienti Covid che si stanno stabilizzando (con il livello di occupazione intorno al 30%, sono 662 i posti letto Covid in area medica) e l’indice di occupazione del 7,9% (127 le terapie intensive destinate ai pazienti Covid). Un dato, quest’ultimo, che consente all’Umbria di restare in zona bianca (sotto alla soglia del 10%).
L’Umbria, che ha anticipato la quinta ondata rispetto alle regioni limitrofe e alla media nazionale, presenta un indice minore di ospedalizzati e di ricoveri in terapia intensiva su 100mila abitanti.
Effetto Omicron: il confronto con un anno fa
Un anno fa (alla data del 19 gennaio) si contavano 277 nuovi positivi, con i contagiati in Umbria che erano 4636. Di questi, 283 erano ricoverati, di cui 46 in terapia intensiva.
Quest’anno, alla stessa data, i nuovi positivi sono stati 2404, con gli attualmente contagiati saliti a 26008. I ricoveri sono però 204, di cui 10 in terapia intensiva.
Gli esperti spiegano che è l’effetto Omicron: variante molto più contagiosa, ma che sfocia più raramente in malattia severa, soprattutto per chi ha completato il ciclo vaccinale.
Scuole
Nelle scuole umbre attualmente ci sono 190 classi in isolamento e 99 attenzionate. I casi maggiore si registrano negli asili, poi nelle elementari, ma sono in crescita anche tra le medie e le superiori.
La Regione stima che gli studenti positivi al Covid siano circa 9400.
Contagiati 404 sanitari
Attualmente risultano contagiati 404 operatori sanitari dipendenti del sistema sanitario regionale.
Si registrano inoltre dei cluster nelle Rsa.
Le previsioni
Sulla base dei dati raccolti (considerando le ospedalizzazioni dei soli sintomatici e mantenendo l’attuale livello di vaccinazione) si prevede il picco ai primi di febbraio con un livello massimo di 246 pazienti Covid ricoverati. E con il picco delle terapie intensive a metà febbraio (22 ricoveri, circa il doppio dei livelli attuali).
Gli analisti stimano che nel momento di picco ci saranno in Umbria circa 80mila persone positive al Covid, in gran parte asintomatiche.
Vaccini
Gli umbri che hanno completato il ciclo vaccinale sono oltre l’80%. A questi occorre aggiungere coloro che hanno effettuato la prima dose e quindi hanno iniziato il percorso di protezione da forme severe della malattia.
L’alto livello di vaccinazione in Umbria delle persone più anziane e fragili ha ridotto l’incidenza delle ospedalizzazioni rispetto al confronto con le altre regioni del centro Italia e con quanto si evidenzia mediamente a livello nazionale.
Attualmente in Umbria si sta somministrando una media di 10.400 vaccinazioni al giorno.
Gli umbri over 50 che non si sono vaccinati (no vax per convinzione, ma anche coloro che non possono vaccinarsi per particolari patologie, una minima parte) sono il 4,4% della popolazione.
I contagi nei territori
Attualmente l’incidenza media in Umbria è di 1668 positivi. Con una diffusione abbastanza uniforme per comprensori sanitari:
- Terni 1894
- Orvieto 1581
- Narni-Amelia 1657
- Spoleto 1532
- Foligno 1681
- Valnerina 1721
- Alto Chiascio 1470
- Perugino 1536
- Trasimeno 1489
- Assisi 2052
- Media Valle 1475
- Alto Tevere 1840
(notizia in aggiornamento)