Il Gruppo regionale Umbria del Club Alpino italiano invita gli appassionati della montagna a percorrere gli oltre 2500 chilometri in cui si sviluppano i 440 itinerari della rete sentieristica del Cuore Verde d’Italia. Attraverso le otto carte dei sentieri realizzate dalle sezioni Cai è possibile avere un’ampia panoramica delle possibilità escursionistiche offerte dalla fascia delle grandi montagne dell’Appennino e da quelle più dolci, ma non meno interessanti, della fascia sub-appennica.
Tutte realizzate in scala 1:25.000, le mappe suggeriscono all’escursionista una gamma di uscite per tutti i gusti e i livelli di esperienza e preparazione: da quelli adatti ai più esperti anche a livello alpinistico, a quanti invece ricercano nel viaggio a piedi suggestioni ambientali, naturalistiche, culturali e religiose. Sì, perché l’Umbria, terra prevalentemente montuosa e di alta e media collina, conserva ancora intatte e vive le vestigia e gli incanti del passato ricco di storia e arte, e di quella cultura montana e rurale che è ancora viva e palpabile.
La rete dei sentieri tracciata comprende anche le grandi vie interregionali come il Sentiero Italia che percorre la dorsale appenninica regionale e i Cammini religiosi che l’attraversano. È questo il grande patrimonio che il Cai dell’Umbria ha inteso valorizzare e promuovere attraverso le carte dei sentieri che, negli anni, le sezioni hanno prodotto grazie all’impegno e alla passione dei tanti soci che hanno ideato, riscoperto e materialmente disegnato i tanti itinerari riportati nelle mappe.
Ma vediamo nel dettaglio quali e quanti sono gli strumenti cartografici disegnati dalle sezioni Cai dell’Umbria. Partendo da nord verso sud abbiamo Gubbio con la Carta dei Sentieri del territorio della Città dei Ceri e l’area di Monte Cucco; la Carta escursionistica di Gualdo Tadino; Città di Castello con la mappa dell’Alto Tevere Umbro; Foligno con il Parco del Monte Subasio e le aree di Serano-Brunette e Sellanese; Spoleto con i suoi monti e con il territorio della Media Valnerina; Orvieto con i Monti Amerini; Terni che propone antichi itinerari dai Monti Martani ai Monti Sabini.
Il presidente del Gruppo regionale Cai-Umbria, Gian Luca Angeli, spiega che gli itinerari descritti nella cartografia realizzata dalle sezioni sono in grandissima parte segnati con la segnaletica riconosciuta internazionalmente in cui sono riportate le informazioni di base, nomi dei luoghi, distanze, direzione. “La manutenzione e, in molti casi, la posa in opera di queste importanti strutture è il frutto – sottolinea Angeli – del lavoro di tanti soci delle sezioni umbre. L’attenzione del Cai-Umbria nei confronti della valorizzazione e promozione della rete sentieristica regionale è sempre molto alta. Recentemente, grazie al lavoro della Commissione sentieri e cartografia (Cosec) abbiamo elaborato e proposto agli uffici della Regione Umbria una bozza di accordo per la manutenzione dei 440 itinerari, e una proposta di legge relativa alla istituzione del Catasto regionale di sentieri”.