Il gruppo sta promuovendo una serie di eventi e iniziative mirate alla divulgazione delle potenzialità, non sempre estrinseche, del territorio del ternano, portando a conoscenza di un più vasto pubblico le attività che lo stesso ha realizzato e realizza. “Tra le varie iniziative meglio rappresentative e con maggiore capacità di catturare l’attenzione del pubblico – affermano gli organizzatori- possiamo annoverare le mostre fotografiche. Le immagini sono un ottimo strumento per far capire cosa sia la speleologia e soprattutto sono indispensabili per far vedere qualche frammento di quel mondo sotterraneo sconosciuto ai più”.
Attraverso la mostra della sala Farini si compie un viaggio nei meandri del territorio ternano alla scoperta delle sue potenzialità, come quelle delle multiformi stalattiti e stalagmiti che è possibile riconoscere nelle grotte di Marmore e di Cesi. Da sempre il gruppo si è speso per la tutela e per la promozione del territorio e degli ambienti ipogei presenti: basti ricordare il lavoro di censimento delle grotte di Marmore ed il rilievo della grotta Gis di Cesi ma anche la serie di interventi di pulizia realizzati nella zona circostante la cascata delle Marmore e gli interventi di inerbimento della cava di Monte Argento, i cui risultati sono tuttora visibili. Grande impegno e forte impatto hanno anche avuto azioni recenti a favore della conservazione del territorio: il lavoro di messa in sicurezza e l’allestimento di una via ferrata nella forra della Valserra grazie al quale, oggi, il sito naturalistico è “turisticamente” accessibile; il rilievo topografico della grotta di Cesi detta “grotta GIS”; il rilievo di alcune forre presenti sul territorio e mai menzionate in altre pubblicazioni, come la forra “delle due piastrine” e “fosso rio”, siti che verranno inseriti tra quelli di interesse per gli amanti del canyoning e che andranno a completare il quadro complessivo delle forre presenti sul territorio.
Nella storia del Gruppo i corsi di introduzione alla speleologia rappresentano ormai un appuntamento che conta la tradizione di 45 edizioni consecutive: “I corsi che hanno visto la partecipazione di un pubblico eterogeneo, hanno trasmesso, a chi ha deciso di proseguire l’avventura, una passione irrinunciabile per la speleologia quale attività capace di rinnovare radicalmente l’esistenza”.