“Ci metterò tutto me stesso per non deludere nessuno ed essere all’altezza del ruolo che ricopro”. Questa la promessa di Giacomo Cagnoli (coordinatore regionale dei Giovani di Forza Italia) entrato in Consiglio comunale per questo spicchio finale di consiliatura in sostituzione di Massimo Perari, chiamato in Giunta dal sindaco Romizi.
E proprio al sindaco e collega di partito Cagnoli rivolge le sue prime parole ricordando quando, a 16 anni, iniziando a fare politica, ha conosciuto “un giovanotto di nome Andrea“. Parla di un onore, il neo consigliere, rappresentare la sua città.
Cagnoli, dopo aver ringraziato quanti lo hanno sostenuto (lo stesso Romizi, Laura Buco, Fiammetta Modena, l’amico Francesco Calabrese “membro fondamentale ed imprescindibile di questa Giunta”) indossa l’elmetto: “Spero che questi mesi di consiliatura che restano al primo mandato Romizi siano di livello superiore rispetto al livello del dibattito che ho visto prima della votazione della mia surroga al neo assessore Massimo Perari. Spero che ci si occupi dei problemi e dei progetti di Perugia e non solo di piccole beghe interne dei consiglieri, di cui i perugini minimamente si interessano“. E punta l’indice contro gli “sciacalli” che hanno fotografato il suo scranno voto: “Cinque minuti al bagno erano più che leciti“. Insomma, con l’elmetto, ai consiglieri comunali andrebbe dato in dotazione anche il pannolone.
Con la maggioranza, il solo Arcudi ha votato la surroga di Cagnoli, mentre Pd, Psi e M5s hanno lasciato l’aula, contestandone le modalità. Che per la capogruppo Pd, Sarah Bistocchi, sono state frettolose e con modalità poco chiare. Stesse critiche avanzate dalla capogruppo cinquestelle Cristina Rosetti, che ha ricordato come ai consiglieri non fosse pervenuta per tempo alcuna comunicazione. La sospensione della procedura è stata chiesta, invano, oltre che da Rosetti, anche da Bori e Mirabassi. “Il subentro di Giacomo Cagnoli in Consiglio comunale era noto da tempo a tutti” ha detto Tracchegiani, invitando l’opposizione a votare la surroga. Ma è rimasto il muro contro muro. Nonostante le spiegazioni del segretario generale, circa le comunicazioni fatte sul sito istituzionale del Comune e la scelta di Cagnoli, dopo la rinuncia della prima dei non eletti nella lista di Forza Italia, Annalisa Mierla, già vice sindaco del Comune di Umbertide.
Il capogruppo Psi Carmine Camicia che, più che prendersela per la vicenda Cagnoli, ha criticato la scelta del Sindaco di nominare assessore Perari, definito “delfino della sinistra”. Romizi ha ufficializzato la nuova ripartizione delle deleghe, senza sorprese rispetto a quanto trapelato nei giorni scorsi: a Massimo Perari vanno il personale, l’arredo urbano, la semplificazione amministrativa e i rapporti con il consiglio comunale; al vice sindaco Urbano Barelli le società partecipate, mentre l’assessore Michele Fioroni avrà la delega all’urbanistica ed edilizia privata.