Spoleto

Cade e batte la testa, soccorso immediatamente dalle ragazze della tabaccheria | Succede alla stazione di Spoleto

La stazione di Spoleto è stata teatro ieri di un evento di cronaca che ha visto come protagonista un uomo di mezza età in evidente stato di alterazione. In un episodio che si è distinto per umanità e solidarietà, i fatti raccontano di come l’uomo, probabilmente ubriaco e in preda a una confusione evidente, sia entrato in modo impetuoso e alterato nei modi, all’interno dellatabaccheria presente all’interno della stazione, entrando dalla porta del piazza per uscire poco dopo, inveendo, da una delle altre uscite del locale.

Dopo l’uscita dalla tabaccheria, l’uomo si è diretto verso la banchina dei treni, dove ha avuto un mancamento ed è caduto rovinosamente, battendo la testa a terra con violenza e procurandosi una ferita evidente che ha iniziato a sanguinare abbondantemente. In un momento che avrebbe potuto tramutarsi in una tragedia, l’istinto di solidarietà ha prevalso: un paio di giovani ventenni presenti sul posto e le due gestrici della tabaccheria, Sara e Noemi, non hanno esitato a intervenire.

Con prontezza e senza timore, hanno prestato le prime cure all’uomo ferito, tentando di fermare l’emorragia, sollevandolo e appoggiandolo alla panchina; chiamando immediatamente i soccorsi del 118. Nonostante l’aggressività mantenuta dall’uomo anche nei confronti dei suoi soccorritori, l’azione tempestiva e disinteressata di questi giovani e delle due donne ha probabilmente evitato conseguenze ben più gravi. L’infortunato è stato poi stato preso in carico dal personale sanitario e portato al Pronto Soccorso del Santa Maria della Misericordia, dove è stato curato e trattenuto in osservazione.

Questo episodio, che potrebbe sembrare un normale atto di civiltà, assume una rilevanza particolare nel contesto odierno, dove spesso prevalgono l’indifferenza e la paura dell’altro. Il gesto di altruismo e coraggio dimostrato dai giovani e dalle ragazze della tabaccheria che rappresenta un esempio di chi sceglie di non voltarsi dall’altra parte. Un gesto di solidarietà e aiuto che dovrebbero essere la norma, non l’eccezione.