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CADAVERE NEL TESSINO, DOMANI LA SEPOLTURA DELL’UOMO SENZA NOME, MISTERO SU ALTRI 4 CASI

Carlo Ceraso
Sarà sepolto nelle prossime il corpo dell’uomo rinvenuto privo di vita nel giorno dell’epifania 2010 lungo le sponde del torrente Tessino, ai piedi del Monteluco e del Ponte delle Torri. La notizia, in attese di conferme ufficiali, trapela in queste ore e porta alla ribalta uno dei misteri che ha impegnato le forze dell’ordine, a cominciare dalla Polizia di stato che indagò sulle cause del decesso. Cause che sembrano destinate a restare un vero e proprio giallo in quanto l’autopsia non riuscì a dare una certezza assoluta all’ipotesi di un suicidio dal Ponte delle Torri, né a quella di una morte violenta.
I tatuaggi – il compito degli inquirenti – con gli agenti del commissariato collaborarono anche i colleghi della scientifica – si rivelò sin dalle prime battute difficile, se non impossibile, dal momento che il cadavere fu rinvenuto privo della testa. L’anatomopatologo stabilì che si trattava di un uomo di razza bianca, 1,80 mt di altezza, di corporatura robusta, morto presumibilmente una decina di giorni prima. Sul corpo 3 tatuaggi: il primo, sulla spalla destra, composto di 4 parole in lingua cinese dal significato “potere, determinazione, punti di vista, amore”; il secondo, sulla spalla sinistra, è un disegno con dei segni orizzontali sormontati da 2 puntini; il terzo e ultimo, sulla gamba destra, riporta la scritta “Cesar”
Il “giallo” di Assisi – il 30 gennaio successivo i carabinieri di Assisi trovarono in località Torbidetto, sull’argine del fiume Chiascio, il corpo di un uomo in “avanzato stato di saponificazione”, come recita il rapporto stilato dagli inquirenti. Una morte avvenuta forse nello stesso periodo di quella registrata a Spoleto. Anche in questo caso si tratta di un uomo, razza bianca, peso 60-65 chili, 1,75 di altezza, occhi scuri, che indossava indumenti tipo jogging, pantaloni corti color verde militare, scarpe Nike Mond. Tn Air (n. 42) e un orologio marca”Carvel”.
L’uomo dai 5 tatuaggi – quattro mesi dopo fu la volta dei carabinieri di Collescipoli che lungo il fiume Nera, rinvennero il cadavere di un uomo del quale non è stata ancora accertata l’identità. 1,60-1,70 di altezza, capelli neri con ampie stempiature, presenta 5 tatuaggi: un drago sul braccio sinistro, una scritta in lingua araba e curda sulla spalla sinistra dal significato “Pihsko e Elina” e, in arabo, una frase dispregiativa contro i musulmani, il tatuaggio di un elefantino sul braccio destro insieme ad un altro tipo tribale. Al momento della morte indossava jeans, un pullover grigio chiaro con camicia a cotone a righe nere e marrone e un paio di scarpe da ginnastico blu ‘Kronos’.
I precedenti – la lista dei cadaveri non ancora identificati conta altre due persone. Nell’agosto 2009, il 5 per la precisione, fu rinvenuto un uomo morto per annegamento nelle acque del lago Trasimeno: 1,70 di altezza per 80 chili di peso, occhi castani, indossava pantaloni marroni, una camicia a quadrettini color marrone e sandali neri. Quattro ‘casi’ irrisolti registrati in meno di 11 mesi. Un triste primato se si pensa che l’unico ‘giallo’ a non esser stato ancora risolto risale al ferragosto del 1987. Teatro della tragedia sempre il Ponte delle Torri di Spoleto. Ai piedi del monumento fu rinvenuto il corpo di un uomo di mezza età, 1,60 mt. di altezza, capelli brizzolati corti e calvo nella zona superiore, indossava pantaloni color nocciola, una camicia a maniche lunghe di color azzurro a quadrettini, mocassini di pelle. Al polso un orologio “Eberhard” in acciao coloro oro con cinturino in metallo.
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